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Paolo Vanoli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Alla vigilia della partita di Conference League contro l'AEK Atene, l'allenatore della Fiorentina Paolo Vanoli ha parlato a Sky Sport: “Sicuramente ci sarà un momento di emozione durante l'inno della Conference, per me sarà un ulteriore passettino nella mia carriera di allenatore. Passato l'inno però penserò solo alla partita e alla squadra, in questo momento non ho tempo di pensare a me stesso. Dobbiamo giocare più da squadra, capire meglio la partita, poi ovviamente devono emergere le qualità individuali di calciatori come Gudmundsson e Dzeko, che nei momenti decisivi devono emergere”. 

“Rotazioni sì, ma con intelligenza”

Poi ha aggiunto: “La Conference non è un peso, più partite giochiamo e meglio è. Le grandi società sono abituate a giocare ogni tre giorni, per noi la coppa deve essere un'opportunità per incrementare il nostro bagaglio di crescita. Ben vengano queste partite, non dobbiamo avere alibi per gli impegni ravvicinati. Abbiamo a disposizione tutto ciò che serve per recuperare velocemente le energie tra una partita e l'altra. Oggi non possiamo fare tanti esperimenti, anzi serve dare continuità per trovare una solidità di squadra. Detto questo penso che questa rosa abbia tanti titolari, ma al tempo stesso le rotazioni devono essere fatte con intelligenza”. 


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