Valcareggi a FN: “La colpa del disastro è dei calciatori, andrebbero mandati via tutti. Se perdi oggi salta il banco!”
Per analizzare il periodo difficile che la Fiorentina sta attraversando FiorentinaNews.Com ha intervistato in esclusiva il procuratore fiorentino Furio Valcareggi. Il noto opinionista si è concentrato soprattutto sulle responsabilità dei calciatori viola.
La situazione è veramente drammatica in casa viola, probabilmente le ragioni sono tante. Ma a chi addosserebbe le colpe principali?
“La colpa di questo disastro è dei giocatori. Non hanno giocato bene né con un allenatore né con un altro. Sono le prestazioni dei giocatori che sono mancate clamorosamente. La squadra, sulla carta, è buona. La colpa è solo dei giocatori, li dovresti mandare via tutti, ma purtroppo non puoi. Però potresti far giocare meno alcuni di loro, soprattutto quelli che da un anno e mezzo giocano male. La squadra è buona in teoria, poi vanno in campo e giocano come Gosens, come Fagioli, come Dodò, come Gudmundsson. Dopo tre o quattro partite brutte li devi cambiare, per forza. E questa è la verità assoluta. La storia vuole che si cambi l'allenatore, ma se le prestazioni dei singoli sono queste… che deve fare un allenatore? Poi ci si attacca a giocare a tre o a quattro, per me è una stupidaggine. Perché cambia ben poco. Si dà le colpe ai moduli, ma questi sono solo alibi. E gli alibi sono roba che appartiene ai perdenti. C'è un dolore di base e ci vuole il bisturi per toglierlo”.
A proposito di calciatori, nello spogliatoio non sembra esserci quell’unità di intenti che invece dovrebbe esserci, che ne pensa?
Può essere. Quando le cose vanno male il “vaffa” è presente, anche in campo. Poi quando in un gruppo ci sono molti stranieri è più difficile creare coesione. Voglio dire, dopo l’allenamento ognuno va per fatti tuoi. Ai tempi miei andavano a mangiare spesso insieme, anche durante la settimana. Queste cose ora non succedono, tutti vanno via con i loro apparecchietti, telefoni e cose varie. Finito l’allenamento, la Fiorentina è un problema che tornerà domani quando torno ad allenarmi. I calciatori, soprattutto stranieri, mica vengono perché ci vogliono bene, ma per i soldi. Non li meritano, ma li pigliano. La punizione è non farli giocare e basta. È la medicina più adatta per un calciatore".
La partita contro il Verona è già decisiva?
"Sì, lo è. Perché il Pisa è a 6 punti di distacco e il Parma è a 14. Dobbiamo agganciarci al Pisa vincendo contro il Verona. Se perdiamo finisce tutto e salta il banco. Ma lo sanno tutti. Speriamo bene".



