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Roberto Goretti

Il Messaggero in edicola oggi parla stretta regolamentare a partire dalla prossima sessione del mercato dei trasferimenti, in programma per il mese di gennaio del 2026. Il riferimento è all’indicatore di “costo del lavoro allargato”, un parametro calcolato attraverso il rapporto tra il costo del lavoro Allargato (CLA) ed i ricavi (R). 

La nuova regola

Dopo ripetuti tentativi andati a vuoto di mantenere l’attuale soglia dell’80% per il 2026 (soglia che è stata invece portata al 70%), durante il Consiglio Federale di lunedì scorso il Dg dell’Atalanta, Umberto Marino, ha sostenuto la proposta della Serie A di escludere gli Under 23 dal calcolo del nuovo limite previsto per l’anno prossimo.

Le squadre a rischio

Secondo il quotidiano sono sei le società che si troverebbero in questa situazione: Napoli, Atalanta, Lazio, Fiorentina, Torino e Genoa. La FIGC ha effettivamente accolto la richiesta, ma saranno esclusi dal conteggio gli Under 23, solo quelli eleggibili per la Nazionale italiana, e non gli stranieri. Molti club rischiano ancora di dover ricorrere a plusvalenze già nel mercato invernale o, in alternativa, a nuovi apporti di capitale. Le difficoltà riguardano anche società che in passato avevano mantenuto una gestione prudente. Entro il 30 novembre tutti i club dovranno trasmettere i bilanci riferiti alla situazione del 30 settembre alla nuova Commissione, che li valuterà prima del passaggio finale in FIGC. Solo allora sarà chiaro se altre società si trovano nella stessa condizione in cui si è trovata la Lazio. 

La replica della Fiorentina

In merito è arrivata la replica della Fiorentina: “L’indice, che non deve superare l’80%, e dovrà essere comunicato in FIGC entro lunedì 1° dicembre, è rispettato dalla Fiorentina alla data del 30/09/2025 e, quindi, non è assolutamente vero che c'è un rischio di blocco”. 

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