Meno regia, più intensità e così la partita va da Amrabat senza che il marocchino debba snaturarsi

L'apparizione post infortunio e poi la continuità di Mandragora stanno dando discreti frutti alla Fiorentina, non solo per il rendimento dell'ex Toro ma anche per come tutto ciò si abbatte su Sofyan Amrabat: il marocchino è stato spinto in zona regia quasi con esasperazione da quando è arrivato a Firenze. Prima con Iachini, poi con Italiano, con la sola parentesi della passata stagione. Un enorme equivoco che può essere risolto proprio con la presenza contemporanea dei due centrocampisti: nessuno dei due ha posizione fissa e anzi, ieri sono comparsi entrambi anche in zona più defilata o avanzata ad accompagnare l'azione ma non certo da play classici. Il contesto ideale per Amrabat, che senza doversi occupare di costruzione ha spazio per affermare la sua vigoria fisica e un'intensità che poi è stata cruciale per dominare il Milan.