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Durante ‘Hangover Viola’, trasmissione di Fiorentinanews.com, ha parlato Francesco Matteini, giornalista e tifoso viola, toccando molte tematiche calde dell’attualità della Fiorentina, in vista della ripresa del campionato dopo la sosta.

‘I giocatori viola non sono sereni, se subentra la paura…’

“Le prossime tre partite di campionato ci diranno se la Fiorentina si è ripresa, come e quanto ha recuperato, o se dobbiamo davvero cominciare a preoccuparci. C’è il rischio di trovarsi in una situazione di classifica comatosa e può subentrare la paura nei giocatori e anche nella società, situazioni in cui poi diventa complesso recuperare, a prescindere dalla forza della rosa. La Fiorentina è andata in Serie B con Batistuta, Effenberg, Baiano e non solo. Sono circostanze che possono essere fronteggiate solo da una proprietà forte, che in questo momento è di là dall’Oceano, qua a Firenze c’è il vuoto più totale. C’è un problema mentale, i giocatori non sono sereni e non riescono ad esprimere in campo ciò che possono dare. Non è una squadra di fenomeni, ci sta di perdere con Napoli e Roma, le prestazioni nelle altre gare sono però sintomi di fragilità mentale”.

“Cinque punti in tre partite tra Milan, Bologna e Inter, sarebbero una bella iniezione di fiducia. Pioli è un allenatore d’esperienza, ed in queste situazioni ciò può fare la differenza. Non sta funzionando nessun reparto, dalla difesa all’attacco. Rispetto allo scorso anno, uno dei vantaggi della rosa era il vice Kean, che non c’era. I giocatori acquistati però si conoscono tutti ed arrivano da squadre di medio-basso livello, vorremmo vedere l’arrivo di elementi che nessuno conosce e che poi si rivelano forti. L’ultimo vero colpo di Pradè è la coppia Gonzalo Rodriguez-Borja Valero”.

‘Alla Fiorentina Gudmundsson non ha fatto vedere niente’

Gudmundsson incatenato? Ma chi lo blocca? Gironzola per il campo, avanti e indietro, non è chiuso in un disegno tattico, è libero di fare ciò che vuole. È così anarchico che durante la partita sembra stia semplicemente attraversando il campo mentre gli altri giocano. Il giocatore è costato tanto e le giustificazioni sono insufficienti. Ci sono calciatori che si esprimono bene in un certo momento e che poi sfioriscono. Ricordo quando arrivò Kalinic a Firenze, il croato calò pian piano e al Milan non si è ripetuto. Gudmundsson al Genoa ha fatto bene solo per una parte di campionato. Alla Fiorentina invece non si è ancora visto niente… e non vorrei che questo niente fosse ciò a cui dobbiamo abituarci”.


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