"Italian è uno degli artefici della stagione del Bologna. Molti meriti sono anche della società, che a Firenze invece.."

Questo pomeriggio lo storico direttore Gabriele Canè, grande tifoso del Bologna, ha fatto il punto della situazione in vista della sfida di domani tra i rossoblu e la Fiorentina di Raffaele Palladino. Questo un estratto delle sue considerazioni a Radio Bruno:
“Il mio parere su Italiano è cambiato, ma io non ce l’ho mai avuta con lui ma dell’incubo italiano che nel suo ultimo periodo a Firenze spopolava tra i tifosi. L’allenatore se n’è andato e ha già vinto altro, e i n città c’è ancora chi parla di lui. Con la squadretta che aveva va sottolineato che già il raggiungere tre finali in due anni sia qualcosa di incredibile: la squadra di adesso è superiore a quella che lui aveva a disposizione. Devo dire che oggettivamente, non per tifo o il successo che ha riportato a Bologna, i risultati che sta avendo in rossoblu relativizzano e danno profondità. Quello che ha fatto a Firenze”.
“Con la vittoria della Coppa Italia adesso rivalutiamo anche il suo operato a Firenze”
Ha anche aggiunto: “Con una squadra modesta, che aveva Ikone, ha fatto tanto. Aveva a disposizione Vlahovic, con il quale avrebbe potuto raggiungere grandi traguardi, e gliel hanno venduto a gennaio. Vedendo quello che ha fatto quest’anno possiamo dire che qui a Firenze ha fatto forse il massimo di quello che potesse fare: anche se ovviamente tutti ci saremmo aspettati che almeno una finale la portasse a casa. Con la squadra che aveva ha fatto tantissimo a portarla in Europa e a tenercela; si è dimostrato un grande allenatore: e oggettivamente ovunque è andato ha sempre fatto bene negli anni. A Bologna ha trovato un ambiente favorevole, un ambiente migliore e sopratutto, cosa che non aveva a Firenze, adesso ha una società alle spalle”.
“Molto dipende anche dalla società: adesso Saputo fa sul serio”
Ha anche concluso: “Come in tutti i settori, che sia un azienda o una squadra di calcio, se la società è forte poi si vedono i risultati. L’abbiamo già visto con l’Atalanta, anche se il Bologna credo che stia ricalcando quella strada li, ancheper la concomitanza di un direttore tecnico esperto come Sartori. Ma non dimentichiamoci del presidente Saputo: dal Canada gli stanno chiedendo di tornare a casa ma lui ha scelto di restare in città per fare grande il club. Tutto questo a Firenze un po’ manca”.