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Comuzzo Fiorentina
Il difensore Pietro Comuzzo. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La permanenza di De Gea e Kean era la principale condizione per valutare la nuova Fiorentina che sta nascendo. Indubbio che il portiere e l'attaccante rappresentino i punti cardine della squadra, ma per alzare il livello si deve girare anche intorno a loro. Ecco quindi che, in casa viola, ci sono altre conferme che rappresentano (o rappresenterebbero) dei bei punti da cui ripartire.

Avanti con Pietro

Tra questi c'è anche la conferma di Pietro Comuzzo, sfuggito alle mire del Milan che dopo la cessione faraonica di Thiaw ha preferito guardare altrove. Buon per Pioli che potrà continuare a contare sul giovane difensore, ormai dall'anno scorso al centro del progetto tecnico e societario.

La scelta di Palladino

Anche se, a dire il vero, Palladino aveva messo a rischio il ruolo di Comuzzo. Dapprima titolare inamovibile, poi tolto dal campo a beneficio di una vecchia conoscenza come Pablo Marì al punto che la sua cessione non sembrava più utopia e a qualcuno non sarebbe neanche dispiaciuta in cambio di quei fantomatici 35 milioni (che oggi, comunque, non sarebbero più arrivati).

Pioli ha scelto la sua difesa

Che fosse un chiodo fisso del tecnico era palese: non ce ne voglia Pablo Marì, che il suo l'ha sempre fatto, ma Comuzzo rappresenta un punto fermo nello scacchiere della Fiorentina del presente e del futuro. Con i suoi 20 anni e già una buona esperienza su palcoscenici importanti, la strada è tracciata e Pioli l'ha capita. Lui, Pongracic (un altro da recuperare a tutti i costi) e Ranieri: ecco la difesa titolare viola. 


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