Sul proprio canale YouTube, il giornalista e telecronista di Dazn Stefano Borghi ha commenta la sconfitta della Fiorentina con l’Inter. Il giornalista ha effettuato anche una profonda ed ampia analisi della squadra viola: “La Fiorentina ha solamente 10 punti in classifica: sono una miseria. Non solo rispetto alle premesse ma anche a quanto i viola avevano fatto vedere nella prima parte di campionato. La Fiorentina aveva quasi vinto con la Juventus e pareggiato col Napoli giocando una partita di grande intensità. La squadra si è un po’ persa in questo inizio di stagione, non riuscendo a trovare una soluzione uniforme ai problemi”.


Quindi Borghi scende nel dettaglio: “Prima il problema era quello del gol, ma ora ne sono arrivati 3 contro l’Inter e prima 5 con gli Hearts in Conference. Continuano invece ad essere troppi i gol al passivo. La Fiorentina ha un problema serio in difesa, concede dei gol assolutamente assurdi. Pensiamo al 4-3 di Mkhitaryan, l’ultimo pallone della partita che Venuti rinvia lateralmente addosso all’armeno anziché mettere la palla in corner. La Fiorentina aveva appena pareggiato. C’è un problema anche in mezzo, Barella dopo un minuto e mezzo si inserisce da solo in una difesa che sembra il Mar Rosso di fronte a Mosè”.


Il giornalista ha poi proseguito: “L’equilibrio che la Fiorentina sembrava aver trovato ad inizio stagione pagando dazio in attacco, si è sgretolato nel momento in cui sono arrivati i gol. E’ importante aver trovato i gol dei due attaccanti. La girata di Jovic testimonia quello che può essere il valore del calciatore, il suo killer istinct; Il serbo deve essere però più continuo. Italiano deve trovare delle chiavi di gioco, di uniformità di espressione. La Fiorentina continua ad essere discontinua sia a livello di prestazione che di rendimento dei singoli. Amrabat ad inizio stagione era ‘principesco’ nel fare il vertice basso di centrocampo, adesso è un problema”.


Infine Borghi ha concluso: “Questa classifica per la Fiorentina è problematica, la rende nervosa. La Fiorentina ha bisogno di sicurezze, entusiasmo, fomento, per imporre il proprio ambizioso gioco. Ora è una squadra che produce tanto, si butta in avanti ma non è sicura come qualche mese fa, ed infatti le partite non riesce a vincerle. Ed i punti, che sono il sale di tutto, anche per sfortuna, non arrivano. Una vittoria rocambolesca quella dell’Inter a Firenze, passata anche attraverso episodi arbitrarli complessi. In particolare la mancata espulsione di Dimarco in occasione del fallo da rigore su Bonaventura, quindi la spinta di Dzeko a Milenkovic prima del gol del 4-3 nerazzurro. Per quanto riguarda il rigore dato all’Inter la cosa che più mi ha sorpreso è vedere come un episodio molto molto simile, ossia l’intervento di Rui Patricio su Ndombele in Roma-Napoli sia stato trattato in maniera opposta a distanza di 24 ore. Arbitraggio molto difficoltoso quello di Valeri al Franchi”.


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