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Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Benedetto Ferrara, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni temi di casa Fiorentina a pochi giorni dalla trasferta di Milano contro il Milan di Allegri

“Finalmente siamo al termine della sosta. Abbiamo avuto modo di analizzare i problemi di questa Fiorentina e di prenderci paura quando Kean si accasciato a terra contro l’Estonia. Fortunatamente la cosa è risultata meno grave di quello che tutti noi fiorentini pensavamo, mi sembra che Kean probabilmente possa essere comunque convocato: mio magari non gioca titolare ed entra a gara in corso. E’ gia molto importante che il nostro centravanti non si sia fatto male". 

“Mi auguro che Pioli abbia fatto una telefonata al ct dell'Islanda”

Ha anche aggiunto: “La cosa che fa discutere tutti è questa bipolarità di Gudmundsson che a Firenze passeggia e in nazionale segna e fa segnare. Al di la questo particolare, non di secondo piano, mi auguro che Pioli abbia fatto una telefonata al commissario tecnico della Nazionale Italiana. Cosa può chiedergli? Innanzitutto capire come mai giocare in nazionale cambia molto il ragazzo, anche se io non credo che il problema sia solo legato alla posizione. Probabilmente cercherebbe di capire la sua psicologia, capire perchè a Firenze non riesce mai ad essere nella partita. Credo che questo sia una vera e propria questione. Nel trittico di partita che ci aspetta credo che la Fiorentina abbia la possibilità di rifarsi, con le grandi squadre abbiamo sempre fatto la nostra figura”.

“Accetto le critiche, ma non posso addossare tutte le colpe a Daniele Pradè”

Un commento anche sulla ultime polemiche attorno a Daniele Pradé: “Nn credo che la squadra risenta di quello che sta vivendo il direttore sportivo. Io tra l’altro ritengo Pradè un direttore sportivo che avrà fatto degli errori, ma anche delle cose importanti. Facendo la somma non so neanche io quanti anni sono che va avanti il rapporto con la Fiorentina, sono tanti, ed è chiaro che quando le cose non vanno bene è quasi automatico si dica "ha fatto il suo tempo". Io pero, non voglio ne difenderlo ne attaccarlo, ma siamo sempre alla stessa situazioni. E una delle rare società sportive in cui gli allenatori si dimettono: e penso nell’ordine a Prandelli, Gattuso e Palladino. In una situazione cosi dimettersi vorrebbe dire assumersi le colpe e fermare il lavoro in divenire. Un professionista credo abbia la voglia di dimostrare qualcosa e lasciare un posto in una buona situazione. Non è tutta colpa di Daniele Pradé”.

“Ma se non gioca adesso Piccoli che lo abbiamo preso a fare?”

Ha anche ipotizzato come giocare in caso di assenza di Kean: “La prima cosa da fare, anche se è una battuta, è quella di far giocare Gudmunddson con la maglia dell’Islanda. Se poi Kean davvero non ce la dovesse fare, abbiamo speso quasi 30 milioni per Piccoli in estate: credo che si debba aver fiducia in lui. Capisco che siamo molto affascinati dall’esplosione calcistica di Kean, ma se nn c’è lui deve giocare l’ex Cagliari: altrimenti che senso avrebbe avuto spendere tutti quei soldi per lui?”.

“Ecco cosa vorrei chiedere a Pioli”

Ha poi concluso parlando di Pioli: “Mi piacerebbe capire perché è stato scelto di mantenere la filosofia di gioco di Palladino spostando tutto di venti metri. Oggi non puoi cambiare modulo, sei prigioniero di questo. Non hai soluzioni alternative. Poi non è questo il problema della Fiorentina.


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