Goretti: "Adesso la responsabilità sportiva della Fiorentina è solo mia. Con Vanoli intesa totale, può fare grandi cose qui. Tiriamo una linea sul presente"
Il direttore sportivo della Fiorentina Roberto Goretti, promosso alla carica dopo le dimissioni di Pradè, ha parlato in conferenza stampa: “Noi che viviamo dentro il Viola Park siamo tutti responsabili, ognuno ha la sua parte. Per quindici mesi ho collaborato con Daniele, abbiamo parlato di ogni situazione quotidiana. Chiaramente esprimevo la mia opinione. Per me, approcciarmi da dentro a una società di Serie A è la prima volta. Credo che dobbiamo sentirci tutti quanti coinvolti, avendo umiltà e onestà intellettuale per capire i nostri errori. Ci sono cose buone dalle quali dobbiamo ripartire, ma ora tiriamo una linea sul presente. Poi si vedrà”.
“Ora la responsabilità sportiva è solo mia”
“Quello che succede per quanto riguarda la direzione sportiva della squadra, d'ora in poi, è responsabilità esclusivamente mia. La prima decisione è stata il mister, Vanoli. Ci siamo guardati e ci siamo confessati che è una sfida per entrambi. In questi giorni mi stanno aiutando a capire tutti gli aspetti, poi ragionerò come dovessi stare alla Fiorentina per dieci anni anche se potrebbe essere solo una settimana. Ce la metterò tutta, sicuramente”.
“Contratto di Vanoli? Nessuna difficoltà, mi ha detto ‘Fate voi’. Penso farà grandi cose”
Sui dettagli del contratto di Vanoli: “Questo è fino al 30 giugno 2026 con opzione a favore della Fiorentina fino al 2027. Difficoltà? Non ce n'è stata. Mi ha detto ‘Voglio allenare la Fiorentina, fate voi e decidete voi. Io sono a disposizione perché penso di poter fare grandi cose’. E lo penso anche io. Speriamo di poter costruire anche il futuro, ma oggi siamo come uno che è sott'acqua e deve prima tornare a galla e poi sulla terra”.
“Firenze deve stare ai vertici. Per me è un'opportunità”
“Firenze è una delle città e squadre più forti della storia del calcio italiano. Il dirigente deve avere la testa pulita, ascoltare certamente i collaboratori ma poi riuscire a estraniarsi. Vedo questa situazione, onestamente, come una sfida e una grande opportunità”.



