Bucchioni: "Il calcio è stato trasformato in un business ed ora ha bisogno di certezze. Ecco cosa ha infastidito di più dell'arbitro Pasqua domenica scorsa"

Attraverso un editoriale su Tuttomercatoweb, il giornalista Enzo Bucchioni è tornato sugli episodi arbitrali: "Il calcio è stato trasformato in un grande business e come tale invece ha proprio bisogno di certezze. Lo chiedono i tifosi, ma soprattutto chi investe. Non è un caso che a lamentarsi oggi siano persone che arrivano dall’estero, soprattutto gente come Rocco Commisso abituato all’Nba. Il calcio è un business dove girano miliardi, si deve lasciare poco al caso e all’imponderabile se si vogliono attrarre risorse. E, soprattutto, il calcio non può più permettersi di avere nella catena un anello debole di un uomo solo al comando che si chiama arbitro. L’arbitro può sbagliare e sbaglierà sempre, ovvio, ma il tema è aiutarlo a sbagliare sempre meno con le tecnologie, avvicinandosi alla partita perfetta. Quello che ha infastidito di più domenica a Torino è stata proprio la sensazione che dirigesse una partita tutta sua. L’arbitro era stato aiutato dal collega più esperto Calvarese ma, come volesse dimostrare la sua autonomia di giudizio, non si è fidato né delle immagini né del collega. Ha agito come un arbitro d’altri tempi".