L'esterno destro della Fiorentina, Dodô, intervistato da Calciomercato.com, ripercorre le sue tappe in viola: "Ho vissuto un inizio difficile, sette mesi senza giocare ovviamente sono tanti. In Brasile mi sono allenato, sì, ma sempre da solo, con un coach personale, e non è la stessa cosa di allenarsi con una squadra. Sono arrivato in Serie A, un campionato pieno di giocatori di livello, iniziare al loro stesso pari era molto difficile. Me lo sono chiesto a volte. Mi dicevo: ‘Com’è possibile? Allo Shakhtar giocavo bene, perché non sono riuscito a rendere allo stesso modo?’. Ho parlato con la mia compagna e i miei agenti e tutti mi hanno detto di star tranquillo e che il mio momento sarebbe arrivato. Così è stato e sono felicissimo".

C'è molta fiducia sul fatto che questo possa essere un anno buono per riportare un trofeo a Firenze: "Sicuramente può esserlo, nello spogliatoio siamo tutti dello stesso ordine d’idee. A fine anno vogliamo regalare ai nostri tifosi un trofeo".

E ancora sulla Fiorentina: "Prima di arrivar qua ho parlato con la dirigenza e ho capito che in questa squadra sarei potuto crescere tantissimo, e non solo nel rendimento. La Serie A per me è il miglior campionato al mondo, insieme alla Premier. Per me essere qui è un sogno...Spero di vincere più trofei possibili con la Fiorentina e arrivare anche in nazionale, dato che ho giocato solo nelle selezioni giovanili. Il mio sogno è quello di vincere il Mondiale con il verdeoro addosso e, un giorno, anche una Champions League".

Dodô: "Italiano vuole gente forte con la testa, ha cambiato la nostra mentalità ed è simile a De Zerbi. La nostra svolta? Dopo i Mondiali in Qatar ci siamo detti che..."
Il terzino destro della Fiorentina, Dodô, ha cambiato passo nell'ultimo periodo, così come fatto dalla formazione viol...


 

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