​​

La nuova Fiorentina di mister Pioli è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e soprattutto dopo la pesante sconfitta della scorsa settimana contro il Napoli è chiamata a dimostrate tutto il suo valore contro il Como di Fabregas e Nico Paz. Per analizzare la sfida di Domenica prossima Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva l’ex tecnico di Torino e Como, Mario Beretta.

Mister che sfida si aspetta Domenica prossima tra Fiorentina e Como?

“Le dico subito che sarò al Franchi ad assistere alla partita. Mi aspetto una partita divertente tra due squadre che giocano un calcio bello e propositivo”

Come si spiega questa falsa partenza della nuova Fiorentina di Pioli?

“La difficoltà ci può stare quando cambi allenatore e acquisti diversi nuovi giocatori. Pioli su questo però parte avvantaggiato perché conosce molto bene l’ambiente anche se quando arrivi porti sempre un’idea di calcio nuova e possono volerci alcune partite perché venga assimilata. Contro il Cagliari nella prima di campionato l’ho vista e, la squadra viola, non ha giocato in maniera brillante ma se riesci a portarti a casa quei tre punti già cambia tutto. L’organico viola è sicuramente buono solo che ci vuole del tempo perché tutto cominci a girare come chiede l’allenatore”.

Possiamo dire che la Fiorentina è ancora un cantiere aperto?

“Sicuramente si, sono arrivati tanti giocatori nuovi solo davanti, a differenza dello scorso anno, hai un Piccoli che è chiamato a fare il grande salto e Dzeko che è una certezza. Da parte di Pioli ci sarà bisogno di tempo per capire come farli rendere al meglio insieme. Da allenatore posso consigliare solo di avere pazienza e fiducia”.

Per lei Kean può rendere di più con una seconda punta al suo fianco o da solo la davanti a fare reparto?

“Personalmente prediligo un attacco a due punte e l’ho sempre messo in atto anche quando allenavo, detto questo, ho visto in Nazionale un Kean molto maturato e capace di giocare benissimo anche con una punta a supporto, il merito di questa crescita è da imputare sicuramente anche alla Fiorentina che ha creduto in lui. Secondo me con un altro al suo fianco può fare ancora meglio dello scorso anno”.

Secondo lei per le caratteristiche di Kean meglio Dzeko o Piccoli al suo fianco?

“A me Piccoli piace molto perché attacca bene gli spazi, ha fisicità in area ed aiuta molto la squadra ma soprattutto è giovane ed ha margini di miglioramento. Dzeko non lo si discute sa legare bene il gioco ed in area ha una presenza importante. In conclusione, Pioli avrà solo l’imbarazzo della scelta e se giocherà Piccoli o Dzeko dipenderà solo dallo stato atletico dell’attaccante e dall’avversario che incontrerà la Fiorentina, la certezza per Pioli è comunque avere Kean li davanti”.

Cosa ne pensa dei due centrocampisti gigliati Fagioli e Nicolussi Caviglia?

“Sono entrambi giocatori che mi piacciono, Nicolussi Caviglia l’anno scorso a Venezia ha avuto modo di dimostrare tutto il suo valore ed ha tra le frecce del suo arco capacità balistiche non indifferenti. Fagioli è partito un po' meno bene ma è un momento della stagione le sue qualità non si discutono”.

Cosa si sentirebbe di dire ai tifosi viola scontenti di questo avvio di stagione?

“Firenze è una piazza esigente ma in mani buonissime come quelle di Pioli che sa come fare bene per portare la Fiorentina dove merita. Ho allenato anche io piazze calde come Firenze, a Torino e Ternana, l’importante in questi momenti di pressione da parte dei tifosi che hanno un grande attaccamento alla maglia è saper tenere botta”.


💬 Commenti