La convinzione. La flessibilità di Italiano, uno che nei momenti delicati non è mai stato esente da critiche, anzi. La bravura della Fiorentina nel difendere sempre il gruppo e i suoi uomini, anche quando non era facile. E parliamo di campo, di calcio, non di cose extra spogliatoio sulle quali questa proprietà alle volte scivola anche in modo clamoroso. La gente, il tifo, che ha sempre creduto in questa squadra anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. 

Oggi la Fiorentina raccoglie i frutti del lavoro svolto in questi due anni e mezzo. Da quando Italiano ha scelto Firenze e Firenze ha scelto lui. Difficoltà che ci sono ancora, come le reti degli attaccanti, come alcuni meccanismi difensivi, come il non avere ancora una rosa ricca in tutti i reparti. Certo, alcune operazioni potevano essere migliori. Una su tutte, tornando un po' indietro nel passato: vendi Vlahovic e acquisti Berardi. Stop, senza discussioni. E non lo diciamo con il senno del poi. Tanti problemi là davanti oggi non ci sarebbero più. Cose ovvie, probabilmente. Anche perche tra Cabral, Jovic, Nzola e Beltran qualche soldo è stato speso. Si sono scelte delle scommesse, invece di andare sul sicuro e magari queste scommesse porteranno anche ad ottimi risultati (questo è quello che ci auguriamo). 

Ma nel frattempo la Fiorentina è terza in classifica, sta facendo sognare con i suoi punti e con le sue prestazioni. Ha un cammino europeo che può portare ad un trofeo. Ha il vento a proprio favore e la voglia di sognare qualcosa di bello. Poi ci vuole l’equilibrio, il famoso equilibrio. Chi parla di zona Champions, o addirittura di scudetto (e lo hanno fatto anche penne importanti in quest’ultima settimana) vola un po' troppo con l’immaginazione. Un conto sono i sogni, un conto le reali possibilità. 

Questa squadra, se continuasse così e se una delle sorelle (Roma? Lazio? Atalanta?) dovesse clamorosamente fallire, allora potrebbe inserirsi per la corsa al quinto-sesto posto. Poi, nella vita e nello sport poi, mai dire mai, ma andare avanti con l’immaginazione potrebbe costare caro se poi le cose non dovessero andare benissimo. Conosciamo la piazza, ci conosciamo meglio di chiunque altro. Questo gruppo va difeso, va tutelato. Ha sì bisogno di entusiasmo, di cavalcare l’onda, ma anche di essere compreso nel caso di qualche scivolone, di qualche momento ‘no’ come già accaduto in questa stagione. 

E a proposito di questo: quante se ne sentono sull’allenatore appena la Fiorentina perde una partita. E’ ingiusto, non è normale questa montagna russa di giudizi. Italiano non è Guardiola, ma al momento è il miglior allenatore che la Fiorentina possa avere. Criticarlo si, ma sapendo, dicendo e capendo che se il momento è così bello, molto merito va dato a lui. E a Commisso, non dimentichiamocelo, che sportivamente parlando sta avendo ragione. 

Un'impresa che ci riporta indietro nel tempo e ai titoli del maestro Sconcerti. La trappola è sempre in agguato, ma se la Fiorentina resta questa...
Che gioia. Un'impresa quella della Fiorentina a Napoli che ci riporta indietro nel tempo. A quei titoli del maestro Scon...


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