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Per anni la Fiorentina si è concentrata sulla ricerca di un centravanti che potesse far dimenticare Vlahovic e il suo addio. 

Ma in quella stessa squadra di cui il serbo era il grande finalizzatore, c'è stato anche l'ultimo regista che si è espresso con costanza e grande rendimento nel ruolo: Torreira

Via crucis

Da lì in poi abbiamo assistito anche ad una via crucis di centrocampisti che, solo a sprazzi, sono riusciti a dare gioco e geometrie alla squadra, per caratteristiche non adatte, problemi fisici vari e altro ancora. Amrabat, Arthur, Cataldi, Adli, ora Nicolussi Caviglia, è un centrocampo ancora in divenire quello della Fiorentina, in cerca d'autore. 

A Palladino è andata meno peggio che ai colleghi

Insomma dopo Torreira niente stabilità e questo ha indubbiamente influito sugli esiti finali delle stagioni anche se Palladino, con Adli nella prima parte della stagione e Cataldi nella seconda (fino ad un mese dalla fine del campionato) da questo punto di vista ha vissuto i suoi mesi a Firenze in maniera migliore (o meno peggio) rispetto a Italiano (che non ha più avuto niente tra le mani in mezzo al campo) e il Pioli attuale che è ancora alla ricerca di un assetto.


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