Ambrosini ricorda la punizione di Batistuta: "Se mi avesse preso ci avrei lasciato la testa. Grazie Bati per avermi allungato la carriera"

Questo pomeriggio sui canali social di DAZN, a pochi giorni da Milan-Fiorentina, l'ex centrocampista rossonero e viola Massimo Ambrosini ha raccontato un particolare aneddoto sulla partita di campionato giocata a San Siro il 26 settembre del 1998, vinta per 3-1 dai viola e in particolare della punizione a due in area calciata con una violenza inaudita da Gabriel Batistuta.
“Ricordo il sibilo del pallone”
“Se riguardiamo le immagini si vede che ho il braccio davanti alla faccia. Questo perchè prima che lui (Batistuta ndr) battesse la punizione c'era la volontà di provare a bloccarlo in qualche modo. Ricordo ancora adesso che la riguardo, ho un preciso ricordo della palla che passa vicino a me e io che dico: - Se questa mi prende ero morto -”. Ricordo il sibilo, il pallone non sono riuscito neanche a vederlo. Nel video si vede Zaccheroni che si s'arrabbia, ma che si arrabbia a fare? Aveva tirato una fiammata".
“Se mi avesse preso ci avrei lasciato la testa”
Ha anche aggiunto: “Ma che fiammata ha tirato. La palla mi passa veramente vicino. Nei primi frame si vede che io stesso stavo cercando di far dei tutto per provare a bloccare il tiro: nelle immagini da dietro si capisce benissimo poi com'è andata. Se mi prende ci lascio la testa. Grazie Bati per avermi evitato una carriera breve”.