Basile: "Il tifo è irrazionale, l'unico pensiero a lungo termine non può essere 'aspettiamo giugno' ma 'non vendiamo i migliori'"

A corollario della bella vittoria della Fiorentina di ieri, il commento via social da parte del giornalista Massimo Basile: "Il tifoso vive la passione giorno per giorno e la partita attimo dopo attimo. Per questo dopo una sconfitta parla di Serie B e dopo una vittoria di Europa, come oggi. Insulta un giocatore per un gol sbagliato e poi si ritrova i ginocchio a glorificarlo. È irrazionale? Sì. È logorante? Sì. Ma è ciò che lo fa sentire vivo. Niente come la partita può sommare in 90 minuti sogno, dolore, gioia, delusione, speranza. Il tifo è irrazionale per natura, è di parte. L’unico pensiero a lungo termine non può essere giudichiamo a giugno, aspettiamo che esploda tra sei mesi, ‘pettiamo, le pecore si contano a giugno. Perché è razionale. Persino il camino elettronico ha senso perché non inquina, ma è il camino vero che ci scalda. L’unico pensiero a lungo termine, semmai, che il tifoso alla Nick Hornby si può concedere è: non vendiamo i migliori. Perché il tifo è un rapporto fatto di unione e separazione continua, ogni secondo, ma che dura tutta la vita. Quindi, non giudicate noi pazzi che stiamo vicino al camino vero, e noi vi lasceremo in pace davanti al vostro digitale".