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Simon Sohm
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina guidata da Paolo Vanoli si appresta a chiudere il suo 2025 in quel di Parma per sfidare la squadra allenata da Carlos Cuesta e cercare di ottenere una vittoria anche in trasferta dopo il 5-1 rifilato all’Udinese al ‘Franchi’ per i primi tre punti in campionato. Per approfondire tutte le tematiche collegate a questa partita Fiorentinanews.com ha interpellato in esclusiva Vincenzo Bellino, giornalista di stadiotardini.it, testata che segue da vicino le vicende della squadra ducale.

Dopo la prima vittoria in campionato la Fiorentina trova il Parma sulla sua strada: per i viola dovrà essere una riprova di quanto visto con l'Udinese. Che gara sarà secondo lei?

“La Fiorentina affronta Parma e Cremonese, sono due scontri diretti, al di là della situazione di classifica dei grigiorossi. La squadra viola è obbligata a fare sei punti per riconquistare, almeno in parte, il favore della propria tifoseria. Le armi principali del Parma sono Valeri che sulla fascia sinistra può essere un fattore con i suoi cross per Pellegrino, l'unico schema valido della squadra di Cuesta; in mezzo al campo Bernabè è stato fin qui altalenante, praticamente lo specchio del campionato disputato fin qui dal Parma. In contropiede la Fiorentina dovrà evitare di farsi sorprendere, come è successo ad esempio nella sfida casalinga persa col Verona”.

I ducali hanno avuto una settimana in più per prepararsi all'impegno con i viola. Quanto può incidere questo sulla partita?

“Non so se un po' più di riposo possa incidere, la Fiorentina ha riposato di meno, ma ci arriva meglio del Parma allo scontro diretto del ‘Tardini’. Quello rimediato con la Lazio più che un colpo basso, è un vero e proprio contraccolpo tecnico e psicologico. Il campo ci dirà se a livello mentale il Parma sia guarito o meno”.

Torna a Parma Simon Sohm dopo la cessione estiva alla Fiorentina. Che affare è stato a suo parere? Risulterà nel giro di poco un grande acquisto per i viola?

Sohm è stata una richiesta esplicita di Stefano Pioli, a volte capita che alcuni giocatori recitino un ruolo diverso a seconda degli allenatori che li allenano. Pioli lo vedeva di più rispetto a Vanoli. Diciamo che ad oggi è stato un affare che scontenta sia i viola, sia il Parma: i gigliati non ne hanno beneficiato, i crociati invece hanno perso un soldatino prezioso in entrambe le fasi. Lo scorso anno al Parma aveva giocato quasi tutte le partite, se non erro ne ha saltata una, massimo due: quasi imprescindibile”.

A Parma torna anche Paolo Vanoli, che ha un trascorso da giocatore nelle fila dei ducali. Secondo lei è l'allenatore che può tirare fuori la Fiorentina dalla situazione in cui si trova?

“Per Vanoli quelle contro il Parma non saranno mai partite uguali alle altre. Il legame con la città di Parma durerà per sempre, i tifosi e qualche addetto ai lavori ancora lo ringrazia per il gol segnato in finale di Coppa UEFA contro il Marsiglia. Secondo me è l'allenatore giusto per la Fiorentina perché conosce la piazza, ha indossato la maglia viola, ha vissuto sulla propria pelle una retrocessione dettata da altri fattori e quindi farà di tutto per evitare di rivivere nuovamente una situazione del genere. Se dipendesse dal sottoscritto, affiderei a Vanoli la panchina del Parma”.


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