Viviano: "Non ho capito il calcio di Palladino, la Fiorentina è più forte di quanto si creda. Martinelli deve giocare, bastasse allenarsi con De Gea per crescere potrei mandarci mio cugino"

Intervenuto a Radio Bruno, l'ex portiere della Fiorentina Emiliano Viviano ha spaziato su varie tematiche attuali di casa gigliata, dal campo al mercato.
‘Non ho capito il calcio di Palladino, perchè…’
“L'idea di Pioli è quella di un calcio molto fisico, e mancano un po' di muscoli in tal senso alla Fiorentina. La mia preferenza però è sempre per la qualità, infatti per me la squadra sarebbe Fagioli più altri 10 giocatori. Il calcio di Palladino non l'ho capito, viene dalla scuola ‘gasperiniana’, ma ha praticato quel gioco solo all'inizio, facendo un calcio più attendista e speculativo. È stato bravo a cercare di ottenere il massimo, a trovare soluzioni per avere risultati, personalmente ritengo la Fiorentina una squadra più forte di quello che la gente pensa. Penso che Pioli vorrà andare molto più alto e aggressivo. Ben venga la qualità, mi piacciono anche Fazzini e Mandragora, ma serve anche gamba in mediana”.
‘Martinelli è essenziale che vada a giocare e si metta alla prova’
“Su Bernabè ho dubbi, perchè non credo voglia giocare davanti alla difesa e oggi alla Fiorentina serve un catalizzatore di gioco, un playmaker. Ci sono tutte le prospettive per fare ottime cose, sono arrivati calciatori che alzano ancora la qualità. Martinelli? Se allenarsi con De Gea ti migliora, allora ci mando mio cugino alle sedute (scherza ndr). Penso sempre sia essenziale giocare, se la prospettiva è restare a giocare la Conference va bene, è fondamentale mettersi alla prova e uscire da una situazione non di comfort. Il ragazzo è bravo, molto, ma è pieno di storie di calciatori che non hanno mantenuto le aspettative e retto le pressioni”.