La Fiorentina ci proverà. Il nome sul taccuino di Corvino, per il mercato di gennaio, è quello di Inglese, attaccante ex Chievo, oggi al Parma via Napoli (in prestito con controriscatto a favore degli azzurri), che Pioli ha espressamente chiesto a Corvino per rinforzare il reparto offensivo. In questa stagione nove presenze e tre reti, meno di quello che in terra emiliana si auguravano, ma i ducali hanno alternative valide in attacco, a differenza della Fiorentina, e sembrano in questo momento preferire altre soluzioni. Ecco che, tra un mese, se la situazione dovesse rimanere identica qualcosa potrebbe cambiare. Un mega scambio, che potrebbe veder coinvolte Fiorentina, Parma e appunto Napoli, o un semplice spostamento di prestito, con il giocatore che, sicuramente, gradirebbe la destinazione toscana.

Operazione non facile, ma è questo il primo nome in cima alla lista di Corvino e Pioli che hanno deciso di puntare ad un centravanti, come alternativa a Simeone, sperando che, nel frattempo, l’argentino ricominci a segnare. Inglese è una prima punta, ma al tempo stesso è un calciatore che svaria molto sul fronte d’attacco. Non è un centravanti alla Toni, per intendersi, e con Chiesa potrebbe trovarsi molto bene. E poi ha uno stipendio da Fiorentina e tanta voglia di rivincita dopo la strepitosa annata di Chievo con trentasei presenze e tredici reti. E poi ha l’età giusta, ventinove anni da compiere, un classe 1991 nel pieno della propria carriera. Fiorentina e Parma stanno già parlando, con Laurini che potrebbe entrare nella trattativa. A meno che il Napoli non decida di prendere in mano la situazione, magari cominciando la lunga corsa per Chiesa che a giugno De Laurentiis riproverà a portare in azzurro. Insomma, una trattativa dalle mille sfaccettature, ma che sottotraccia le tre società stanno portando avanti.

Si dice, addirittura, che dopo la Juventus possa esserci un incontro con l’entourage del calciatore per avere l’ok definitivo. Corvino, comunque, ha altri due nomi, altre due alternative, nel caso la trattativa non dovesse andare in porto. Ma sarebbero di livello sicuramente inferiore. Inglese, da questo punto di vista, metterebbe d’accordo tutti. Soltanto pochi mesi fa era l’oggetto dei desideri di molti club importanti, italiani e non solo.


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