De Santis: "I risultati non entusiasmano ma siamo ancora alla quarta giornata. Kean meglio da solo, Fagioli deve dare di più"

Questa mattina l'agente ed esperto di calciomercato argentino Lorenzo De Santis, durante un collegamento con Lady Radio, ha avuto modo di analizzare alcuni temi di casa Fiorentina.
“Oggettivamente non serve esser un esperto per dire che 2 punti in 4 partite non è l’inizio di stagione che tutti ci aspettavamo, però credo che le valutazioni che ci portavano a dire che la Fiorentina fosse cresciuta a livello qualitativo e numerico non è che adesso non vadano piu bene. Bisogna eventualmente capire per quale motivo oggi alcuni giocatori, che avevano rappresentato un investimento importante a gennaio: quelli arrivati in estate hanno necessariamente bisogno di tempo per adattarci. Ci sono però dei giocatori arrivati a Gennaio, con un curriculum importante, che ad oggi non rispettano il loro livello. Resta quindi di capire come i giocatori possano raggiungere quel livello qualitativo che possa permettere alla squadra di fare un salto di livello”.
“Kean e Piccoli possono giocare insieme, ma serve ancora tempo”
Un commento anche sull’inizio di campionato di Moise Kean: “Per condividere lo spazio con un’altra punta innanzitutto serve un livello alto di intesa ed affinità, senza dimenticare una buona dose di caratteristiche complementari. Non dico che non ci possa essere un tipo di scelta del genere, ma prima serve che i giocatori debbano affinare i movimenti. Kean ha dimostrato spesso e volentieri di essere un giocatore che lo spazio se lo prende da solo, eventualmente può trarre giovamento dall’appoggio di un giocatore con caratteristiche diverso, come ad esempio potrebbe essere Gudmundsson o Fazzini: i due potrebbero portargli via gli uomini, aprendo gli spazi al centravanti. Kean ha dato dimostrazione di poter tenere il peso dell’attacco da solo”.
“I risultati non sono entusiasmanti ma siamo ancora alla quarta giornata”
Ha anche aggiunto. “Credo comunque negli esperimenti e nei tentativi che sta facendo Pioli. Ad inizio stagione c’è stata l’idea di non giocare sempre a due davanti, ma di poter utilizzarle in occasioni particolari: ad oggi i risultati non sono entusiasmanti ma siamo ancora alla quarta giornata. Credo che molto dipenderà anche dalla fisionomia che prenderà il centrocampo, un reparto ricchissimo di giocatori ma che ad oggi non performa al massimo: l’unico che rispetta il suo reale valore è Mandragora. Giocatore che, in mancanza di un accordo per il rinnovo, fino a poche settimane fa vedeva il suo futuro lontano da Firenze. Ci sono dei giocatori che non riescono ad esprimere il meglio delle loro potenzialità e quindi bisognerà capire quale può essere l’undici sui cui puntare in futuro, cosa che finora Pioli non è riuscito a fare”.
“Fagioli è tra le delusioni di questo inizio di stagione, deve dare qualcosa in pù alla squadra”
Ha poi concluso parlando di Nicolo Fagioli, e del momento che sta vivendo: “Lui è uno di quei giocatori di cui parlavo prima: è tra quelli arrivati la scorsa stagione che ancora non hanno performato al massimo, che non riesce a ripetere le cose buone che ha fatto vedere in passato. La qualità del giocatore è certificata da due allenatori come Luciano Spalletti e Max Allegri che hanno sempre speso grandi parole per lui. E’ un giocatore che sicuramente può dire qualcosa in piu, che oggi non è riuscito a tirar fuori le sue qualità per problemi di personalità. Pensavo che la Fiorentina dovesse ripartire dalla sua qualità, e Pioli lo ha fatto. L’arrivo di Nicolussi Caviglia secondo me è stato deciso per dare un cambio all’ex Juve: i due possono giocare anche insieme, con Fagioli spostato mezz’ala, ma tutto dipenderà dall’assetto che il Mister darà alla squadra. Anche Ndour dove è finito? Arrivato dal Psg lo scorso inverno ancora non ha fatto vedere niente”.