Fede, bastava così “poco”?

La partita di Bologna di Federico Chiesa ha rimesso in luce il numero venticinque della Fiorentina che è tornato a dimostrare voglia, attaccamento e vivacità. L’infortunio è smaltito, ma complice l’intervista fatta la scorsa settimana al canale ufficiale viola dopo mesi di silenzio, delle domande sorgono spontanee.
È bastato parlare di rinnovo di contratto con la proprietà per farlo tornare sereno? È bastata una garanzia magari di cessione a giugno per vedere il sorriso sul suo volto? Dubbi che certamente renderebbero ancora meno simpatico il classe 1997 ai tifosi viola che continuano a interrogarsi sul futuro del gioiello che tanto voleva lasciare Firenze nella scorsa estate.
Un’altra situazione da non trascurare per questa nuova luce fiorentina di Chiesa è l’addio di Vincenzo Montella. Anche qua, sarebbe una situazione non certo simpatica ma di casi come questi se ne sono visti a bizzeffe: quando un allenatore non entra nel cuore di un calciatore il rendimento di quest’ultimo non può che essere sottotono.
Adesso però non sono concesse altre situazioni del genere, anche perché la Fiorentina ha bisogno di Chiesa e Chiesa ha bisogno di tornare a fare bene con continuità. A cominciare dalla partita contro la SPAL di domenica prossima, la vittoria sarebbe il minimo indispensabile per iniziare poi un girone di ritorno che dovrà avere un solo obiettivo: la salvezza.
GIACOMO TRAMBUSTI