Dzeko: "Non sono tornato in Italia per vivacchiare, ho ancora tanto da dare alla Fiorentina. Mi sento lontano dal giorno del mio ritiro"

Nel corso della sua intervista al Corriere dello Sport, l'attaccante della Fiorentina Edin Dzeko ha parlato del suo compagno di reparto Moise Kean: “Lo conoscevo, abbiamo lo stesso agente, ci siamo affrontati in campo e anche incontrati a Milano. Diciamo che sono un po’ meno esplosivo di Moise”.
“Ho ancora tanto da dare alla Fiorentina”
E sulla nuova avventura viola: “A Roma ho vissuto l'addio al calcio di Totti, lo capisco. Lasciare quella che è stata la tua vita per più di vent’anni, gli allenamenti, i ritiri, i compagni, le partite negli stadi più belli del mondo, è doloroso, destabilizza. Io voglio arrivarci con la testa giusta, quando sarò contento di chiudere, staccherò. Mi sento ancora lontano da quel giorno. E sono orgoglioso di poterlo dire. So di non poter giocare tutte le partite, i tempi di recupero sono diversi rispetto a quando avevo vent’anni. Ma ho tanto da dare alla Fiorentina”.
“Non sono tornato per vivacchiare”
Sulla sua vita in Italia: “Otto anni in questo Paese, magnifici a Roma e Milano, i quattro figli sono nati tutti qui e l’intenzione mia e di mia moglie è quella di restare a vivere in Italia... A Roma abbiamo vinto una Champions: il tre a zero al Barcellona, a quel Barcellona, dopo il 4-1, è stato come vincere la Champions”.
Sul suo ritorno in Italia: “Sono tornato ma non per fare il vecchietto che sta lì, leggero e spensierato. Io mi sento bene, la testa è quella di sempre, e anche i piedi. Non sarò velocissimo, ma non sono mai stato uno dai movimenti rapidi. Curo molto il mio corpo, l’alimentazione. Un tempo a 33, 34 anni uno era arrivato. Le cose sono cambiate. A 39 faccio ancora dieci, undici chilometri a partita”.
“Gli italiani giovani e forti esistono eccome”
Sui “vecchi” arrivati in Italia: “Modric è un calcio senza età, fa la differenza anche a quarant’anni. Poi ci siamo io, De Bruyne, ma ci sono anche tanti giovani bravi. Il Liverpool ha appena speso 35 milioni per Leoni, che ha 18 anni, e non dimentichiamoci di Calafiori all'Arsenal”.