​​

Doveva andare così, finalmente senza patemi ai playoff di Conference League e archiviando la qualificazione già nella gara d'andata. La Fiorentina vince nettamente sul campo neutro di Presov, contro il Polissya: salvo clamorose sorprese, gli ucraini non dovrebbero creare problemi a Reggio Emilia, vista l'incapacità di segnare persino con un intero tempo in superiorità numerica.

Rosso Kean, poco male

A tal proposito, l'espulsione di Kean è l'unica nota negativa della serata (sebbene dovesse essere espulso anche l'autore della tirata di capelli). Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno: il bomber viola aveva impiegato pochi minuti per sbloccare il punteggio propiziando l'autogol del portiere di casa e per confezionare un assist a Gosens. Vorrà dire che per lui ci sarà un giorno di riposo al ritorno e, verosimilmente, anche all'inizio della fase campionato dove sarà subito necessario ricorrere a Piccoli.

L'impronta di Pioli

Tornando all'iniziale constatazione, è proprio quando la Fiorentina s'è ritrovata in inferiorità numerica che è emerso prepotentemente il divario tecnico in campo (e il Polissya era all'ottava gara ufficiale della stagione). La squadra viola è stata persino capace di triplicare con Gudmundsson, mantenendo al contempo la porta inviolata grazie agli interventi del solito De Gea. Al netto del valore dell'avversario, si sono già viste le idee di Pioli: il modulo funziona, gli interpreti anche, l'atteggiamento è propositivo e giusto. Con Ndour accanto, Gudmundsson ha più campo da sfruttare e Kean può agire più da centravanti d'area che di manovra. Giudizi positivi, da confermare domenica a Cagliari


💬 Commenti (3)