L’anno corso galeotta fu la Roma per Vincenzo Montella, che proprio in seguito al 4-1 subito dai giallorossi al Franchi fu esonerato da Rocco Commisso. Oggi, la situazione in casa Fiorentina alla vigilia della partita contro Dzeko e compagni è praticamente la stessa. Un allenatore che non convince, anzi che non piace proprio a nessuno. Una squadra in crisi di identità, che manca di gioco e che ha trovato due vittorie consecutive solo grazie a tanta fortuna e ai colpi dei singoli. Che il destino di Iachini possa essere uguale a quello di Montella, però, è più una speranza dei tifosi che un realtà. Commisso ha ribadito fiducia nel tecnico, e difficilmente potrebbe mandarlo via dopo un’eventuale sconfitta su un campo complicato come quello dell’Olimpico. Lascia desolati, però, il fatto che si tratterebbe dello stesso errore commesso lo scorso anno, quando si aspettarono diciassette giornate per liberarsi di Montella. Un tempo fin troppo lungo al termine del quale la stagione era ormai inesorabilmente compromessa. Le cattive prestazioni, che avevano comunque portato a delle vittorie contro Udinese e Padova, potevano essere il perfetto pretesto per cambiare senza troppi dolori. Invece sembra che per Commisso conti solo il tabellino a fine partita, e non quello che c’è stato prima. Toccherà dunque aspettare di nuovo che la situazione sia irrecuperabile per rendersi conto che l Fiorentina ha bisogno di un nuovo allenatore?


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