E non lo so se mi fa bene...

Quella tra Vlahovic e Cutrone è diventata una vera e propria staffetta in casa Fiorentina. Iachini, infatti, tende ad effettuare sempre questo cambio, talvolta addirittura nell'intervallo come avvenuto contro l'Atalanta. E anche riguardo a chi dei due parta dal primo minuto, ogni volta c'è sempre il ballottaggio che alla fine premia l'uno piuttosto che l'altro. Insomma, una sorta di "o giochi te o gioco io" che da una parte alimenta la concorrenza, e dall'altra potrebbe riservare qualche pericolo. Perché se è vero che tale situazione può spronare i giocatori, è altrettanto vero che potrebbe causare loro una sorta di ansia da prestazione. Mettiamoci ad esempio nei panni di Cutrone, che parte dal primo minuto e sa già che se non riuscirà a segnare o a far bene nei primi quarantacinque minuti, molto probabilmente verrà sostituito. Non certo una cosa positiva, specialmente per l'attaccante di una squadra, come la Fiorentina, che non gli fa arrivare così tanti palloni giocabili. Ecco allora che la staffetta Vlahovic-Cutrone può essere utile ma non bisogna abusarne. Ben venga che qualche volta uno dei due giochi novanta minuti e l'altro stia in panchina, o meglio ancora che possano giocare insieme per più di uno scampolo di partita.