Pasqual: "Ingeneroso dar sempre colpa a Biraghi. Prandelli? Non è facile subentrare a campionato in corso"

Manuel Pasqual, ex capitano della Fiorentina nel recente passato, ha parlato a Lady Radio del momento dei Viola, dando un suo parere sul giocatore che oggi occupa il ruolo un tempo occupato da lui:
"Biraghi? Viene preso di mira per il ruolo che fa come spesso succedeva a me, ci sta avere alti e bassi. Lui è un buon giocatore con un buon piede. Servono i compagni giusti. Quando si costruisce una squadra bisogna costruirla in base ai giocatori a disposizione. Tutta la Fiorentina come rosa potrebbe essere più in alto in classifica. Gol subiti sempre da sinistra? Sul cross dalla parte opposta l’ultimo giocatore è sempre quello più in difficolta, in questo senso può essere determinante una lettura di squadra, non bisogna dare sempre colpa a Biraghi.
Poi su Prandelli, suo allenatore nella prima esperienza del tecnico sulla panchina viola: "Quando arrivò nel 2005 è stato allenatore dall’inizio, non è facile subentrare a campionato in corso. Aveva una grande squadra anche se nessuno ci avrebbe scommesso granché. Ora invece sta adattando le sue idee a questa squadra ma mi aspettavo una Fiorentina in posizione più tranquilla e l’allenatore è giudicato sempre in base ai risultati. Il mio rapporto con Firenze? Non ho vinto trofei ma sono entrato nel cuore della gente per il mio impegno".
"Biraghi? Viene preso di mira per il ruolo che fa come spesso succedeva a me, ci sta avere alti e bassi. Lui è un buon giocatore con un buon piede. Servono i compagni giusti. Quando si costruisce una squadra bisogna costruirla in base ai giocatori a disposizione. Tutta la Fiorentina come rosa potrebbe essere più in alto in classifica. Gol subiti sempre da sinistra? Sul cross dalla parte opposta l’ultimo giocatore è sempre quello più in difficolta, in questo senso può essere determinante una lettura di squadra, non bisogna dare sempre colpa a Biraghi.
Poi su Prandelli, suo allenatore nella prima esperienza del tecnico sulla panchina viola: "Quando arrivò nel 2005 è stato allenatore dall’inizio, non è facile subentrare a campionato in corso. Aveva una grande squadra anche se nessuno ci avrebbe scommesso granché. Ora invece sta adattando le sue idee a questa squadra ma mi aspettavo una Fiorentina in posizione più tranquilla e l’allenatore è giudicato sempre in base ai risultati. Il mio rapporto con Firenze? Non ho vinto trofei ma sono entrato nel cuore della gente per il mio impegno".
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