La prima stagione del centrocampista italo-marocchino Youssef Maleh in maglia viola è andata come tutti si sarebbero aspettati? Acquistato per 700mila euro più bonus dal Venezia, il suo impiego non è stato certo costante, ricoprendo il ruolo di riserva utile dalla panchina. Ci sono, ovviamente, diversi aspetti da considerare nello scarso -sin qui- minutaggio del n°14 della Fiorentina. Innanzitutto, l’esplosione, o forse sarebbe meglio dire, la crescita che ha interessato Duncan, che ha assunto le vesti da protagonista per larga parte di stagione. Inoltre, il recupero, fortemente voluto da Italiano, della migliore condizione di Castrovilli ha strappato altro campo all’ex arancioneroverde. Nemmeno con la lungodegenza di Bonaventura, Maleh ha trovato spazio da titolare.

Il contributo del marocchino, alcune volte partito titolare, altre volte dalla panchina, è stato spesso decisivo. Come nell’insidiosa trasferta di Bologna, in cui, grazie a un perfetto inserimento senza palla, riuscì a sbloccare il match con un bel colpo di testa. Oppure in Coppa Italia contro il Napoli, dove, sempre da subentrato, si iscrisse al tabellino dei marcatori che contribuirono al passaggio del turno. A livello realizzativo, infatti, Maleh registra 3 reti in tutte le competizioni e ben 4 assist. In tutte queste occasioni, però, è sempre partito dalla panchina. Quando il mister Italiano l’ha scelto dal 1’, non sempre è stato convincente. Talvolta un po’ fatuo, talaltra un po’ assente. In un ruolo, come quello del centrocampista centrale, dove il nascondersi tra gli avversari non viene apprezzato. Così sono assenti le partite in cui i tifosi viola possano aver pensato che Maleh si fosse preso il centrocampo, anche solo per uno scampolo di gioco. Vuoi per il carisma che Torreira irradia da tutti i pori, vuoi per la difficoltà di mettersi in luce di Youssef.

In molti avrebbero atteso un minutaggio superiore, vista anche l’ottima stagione da cui arrivava, con la promozione a Venezia. Qualcuno, forse, starà già riflettendo sul ruolo che potrebbe ricoprire nella prossima stagione. Tenendo presente che, con ogni probabilità, dall’Empoli tornerà un certo Szymon Żurkowski. I posti a centrocampo sono -e sembrano già per l’anno prossimo- terminati. Ci sarà allora da capire se quello che è stato un interessantissimo prospetto della Serie B 2020/21 avrà ancora la pazienza di giocare gli ultimi quarti d’ora di partita (o poco più). Il classe ’98 infatti spegnerà 24 candeline il prossimo agosto. Ciò significa che si dovrà preparare alla stagione che viene come uno che non è più “l’interessante ragazzino che arriva dalla B”.

Intanto, però, Youssef ha l’obiettivo di terminare il campionato raccogliendo più chances disponibili, aiutando la squadra a raggiungere gli obiettivi europei. Le doti e le qualità per farlo non gli mancano: nel “rincorrere” gli avversari e recuperare palla è uno dei migliori in tutta la rosa di Italiano. Forse avrebbe dovuto sfruttare meglio le poche occasioni che gli sono capitate, ma di fatto non si può parlare di Maleh come una delusione. Anzi, incrementando la sua costanza e, magari, irrobustendosi un po’, potrebbe trovare in futuro quello spazio che da quando è a Firenze ha stentato a trovare.


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