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Marin Pongracic
Marin Pongracic. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

C'è poco da scherzare o da cazzeggiare sui social, come fatto ad esempio nelle ore dell'addio tanto agognato di Pioli da Marin Pongracic, il gruppo viola deve pensare a ridarsi una dignità e tornare in zone di classifica più consone ai propri valori. L'ennesimo scempio difensivo che è costato la sconfitta in extremis a Mainz giovedì, ha rimesso sul banco degli imputati tutto il trio difensivo: non solo il croato ma anche Ranieri e Pablo Marì, diventato una sorta di intoccabile anche con Pioli.

Pare insomma che senza lo spagnolo non si possa difendere, il problema è che anche quando entra Comuzzo (forse più adatto a una difesa a quattro) le cose non migliorano. Il classe 2005 ha perfino sfiorato l'autogol da centrocampo, il che rende un po' l'idea dello stato mentale della Fiorentina di oggi. La svolta in panchina però espone tutti, non solo la difesa, la peggiore della Serie A al momento, con la faccia al vento: se per Pongracic e soci il problema era solo l'allenatore (o il ds), lo facessero vedere da domani a Genova.


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