"La norma sblocca stadi è contrario a ogni concetto di tutela, carta o convenzione: non si può smembrare il Franchi"

In merito alla salvaguardia dello Stadio Artemio Franchi ha parlato l'architetto ed ex direttore presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio Napoli Ugo Carughi. Queste le sue parole per quanto riguarda il decreto sblocca stadi, recentemente approvato: "
«Al Ministero competente è unicamente affidata l’individuazione di alcuni “specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione anche in forme e dimensioni diverse da quella originaria” con “modalità e forme di conservazione, anche distaccata dal nuovo impianto sportivo. Viene qui contemplata la possibilità di operare con interventi sistematici che portino a modifiche irreversibili, fino alla demolizione completa di un impianto sportivo in virtù della prevalenza conferita alla sua fruibilità rispetto alla tutela del suo interesse culturale. Viene addirittura immaginato di poter smembrare un edificio già sottoposto a dichiarazione di interesse culturale: alcune delle sue parti sarebbero ricostruite in altri luoghi e in “dimensioni diverse”. Il che è da ritenersi inammissibile ai sensi di tutte le Carte e le Convenzioni, nazionali e internazionali e contrario al concetto stesso di tutela, di cui l’Italia è, nel mondo, uno dei principali custodi".