Corrado: "Abbiamo costruito una buona squadra, anche se la classifica non ci sorride. Conte ha detto che il Pisa è la squadra più forte fisicamente della Serie A. Non parlo di arbitri ma..."

Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado ha rilasciato un'intervista a Napoli Network in cui ha spento ogni tipo di polemica nata dopo la gara dei nerazzurri contro il Napoli. Il patron dei toscani, prossimo avversario della Fiorentina, ha voluto chiarire alcuni aspetti legati agli episodi arbitrali.
‘Pisa squadra giovane e adatta alla Serie A, anche se per ora…’
“Contro il Napoli non siamo stati danneggiati dall'arbitro. Per primo Conte ha detto che fisicamente il Pisa è la squadra più forte della Serie A. Il suo Pisa lotta e anche se ha conquistato 1 punto in 4 gare resta sempre in partita. È soddisfatto dell’avvio stagionale dei suoi? Sotto il profilo delle prestazioni siamo soddisfatti, abbiamo fatto prestazioni superiori alle aspettative. Abbiamo una squadra giovane e non con tanta esperienza per il campionato di Serie A. Siamo soddisfatti della squadra che abbiamo costruito, la nostra idea era chiara: doveva essere una squadra adatta fisicamente ad un campionato che è, appunto, sempre più fisico. Crediamo di aver allestito una buona squadra, anche se la classifica non ci sorride: va detto che però abbiamo affrontato solamente squadre che si trovano attualmente nella parte sinistra della classifica, compagini importanti come Atalanta, Napoli e Roma”.
“Abbiamo raggiunto l’obiettivo di aver costruito una squadra che se la gioca sempre, con coraggio e con intensità. Con Atalanta ed Udinese siamo la squadra più fisica del campionato, abbiamo scelto i giocatori con quelle caratteristiche. Ad oggi i risultati non ci hanno arriso, ma avevamo messo in preventivo di fare pochi punti nell’avvio di stagione. Il campionato deve ancora entrare nel vivo, speriamo che in futuro gli episodi inizino a girare anche dalla nostra parte. La fortuna aiuta gli audaci e il Pisa di quest’avvio lascia senz’altro ben sperare”.
“A volte si creano condizioni di necessità: a poche ore dalla partita abbiamo perso Stengs che avrebbe dovuto giocare. Abbiamo perso anche Tourè che è diventato padre nella notte e giustamente il nostro allenatore ha avuto la sensibilità di privilegiare l’aspetto umano rispetto a quello sportivo. Oggi abbiamo giocatori in fase di recupero come Vural, grande investimento, Lorran è stata una delle operazioni più complesse del mercato, aveva una clausola, giocava nel Flamengo. La determinazione dei nostri dirigenti ha portato a chiudere quest’operazione che è molto importante. Il giocatore ha doti straordinarie, deve recuperare la condizione, forse era leggermente in sovrappeso perché negli ultimi 10-15 giorni non sapeva se l’operazione si sarebbe chiusa oppure no. Ora non ha un’ora nelle gambe, ma presto l’avrà. Gilardino è lieto di schierare i giocatori che gli abbiamo messo a disposizione. Lorran ha fatto anche gol, che può essere anche causale, ma non lo è del tutto se consoci il gioco. Ha sicuramente tanto talento”.
‘Non parlo di arbitri per abitudine, ma…’
“Per abitudine non parlo di arbitri, è una politica societaria che portiamo avanti già da 7-8 anni. Se mettessimo in discussione gli arbitri perderemmo energie. Noi possiamo ridurre errori e migliorare nelle prestazioni, agli arbitri ci pensa Rocchi. Il consulto è stato lungo, le chiavi di lettura sono tante: sono storie che si ripetono sempre e attaccarsi all’arbitro equivarrebbe a trovare una scusa per la sconfitta. E noi non vogliamo questo. Sarebbe servita un po’ di fortuna, noi non l’abbiamo trovata. Ieri dal campo ci aveva lasciato perplessi un episodio, nel quale Akinsanmiro è stato colpito involontariamente da Di Lorenzo in area di rigore: forse il Var avrebbe potuto aiutare l’arbitro in campo. Gli episodi ci sono. Il gol del Napoli è stato annullato per neanche dieci centimetri, ormai ci vogliono gli ingegneri per il fuorigioco (ride, ndr). Gli arbitri non condizionano mai un campionato, magari possono condizionare qualche partita. Noi possiamo migliorare le prestazioni, non credo che nessuno sia venuto a Napoli per danneggiare il Pisa”.