Sfoghi e tutti contro tutti dietro le quinte; così la Fiorentina prova a diventare una vera squadra
Fra mancanze dirigenziali e scaramucce nello spogliatoio, la Fiorentina sembrava tutto fuorché una squadra. La crisi ha ovviamente aggravato questa mancanza di coesione, ma di fronte al pericolo retrocessione, è inevitabile cominciare a pensare come una vera squadra.
Il duro confronto
Secondo quanto rivela La Gazzetta dello Sport la bruttissima sconfitta contro il Sassuolo ha fatto prendere piena coscienza del pericolo. Impossibile andare avanti facendo finta di nulla. I dirigenti hanno così imposto alla squadra un confronto serrato e spietato: non era più il tempo delle mezze parole, delle battutine dietro alle spalle, delle scenette di gelosia, dei saluti negati, dei rigori contesi. Era il tempo della verità, dello sfogo, del tutti contro tutti per diventare finalmente una squadra, in cui ogni giocatore si mette al servizio dell'altro.
Spirito di squadra
Contro la Dinamo Kiev si sono visti i primi risultati. La squadra ucraina non è certo un banco di prova attendibile, ma lo spirito messo in campo è stato quello giusto. Contro il Verona scendere in campo come una vera squadra, in cui il bene collettivo viene prima delle rivalse o antipatie personali.



