​​

Giocatori e procuratori sempre più padroni di questo calcio. Il caso riguardante Dusan Vlahovic, che ha rifiutato di rinnovare il proprio contratto con la Fiorentina, e che andrà a giocare altrove entro un lasso di tempo relativamente breve, ha fatto clamore anche in Spagna.

Se n'è occupato il quotidiano iberico El Pais ad esempio: "Timido e discreto - scrive il giornalista Daniel Verdù - in campo ha personalità e qualità traboccanti. E anche negli uffici, vista la fermezza con cui ha deciso di non rinnovare il contratto con la Fiorentina, in scadenza a giugno 2023. Oggi è il secondo capocannoniere in serie A, dietro all'immortale Ciro Immobile. In estate hanno offerto 60 milioni dalla Premier. E lo voleva anche l'Atletico Madrid. La Fiorentina non voleva cederlo, ma nemmeno è riuscito a convincerlo. E ora deve affrontare un grosso problema".

E ancora: "E' il più grande talento che il club abbia avuto dai tempi di Batistuta o Baggio. Ha tutto come attaccante. Forte, alto e veloce. A volte ricorda il suo idolo Ibrahimovic. Anche nell'essere padrone del proprio destino. Il ragazzo ha il diritto di giocare per un club più grande - a quanto pare ha rifiutato l'Arsenal, nonostante offrisse quello che voleva la Fiore - ma la situazione ha creato tensione con il presidente, che gli ha fatto un'offerta che lo avrebbe reso il giocatore più pagato nella storia viola e che non ha nemmeno preso in considerazione. Il serbo se ne andrà e si spera che la Fiore venga pagata per la sua cessione. Ma la sua vendita ricorderà ancora una volta al calcio chi è ora a capo di questo business".


💬 Commenti