Come volevasi dimostrare: anche contro il Sigma Olomouc tocca a De Gea. Ad ottobre il piano Martinelli è già fallito

Come volevasi dimostrare. Nell'immediatezza del sorteggio di Conference League, che ha posto dinanzi alla Fiorentina un cammino tutt'altro che banale, era emersa subito l'impressione che non sarebbe accaduto quanto ci aspettavamo. Il riferimento è ovviamente alla situazione di Tommaso Martinelli, rimasto nel ruolo di vice De Gea con la prospettiva di accumulare minuti nelle coppe e in particolare in Conference, dove il livello - specialmente nella prima fase - si era sempre rivelato piuttosto infimo.
E alla fine tocca di nuovo a De Gea
E invece no. All'esordio contro il Sigma Olomouc, probabilmente l'avversario più morbido tra quelli che attendono la Fiorentina, toccherà di nuovo a De Gea. Lo ha annunciato Pioli in conferenza stampa, ma non c'erano grossi dubbi in merito. Il momento che sta attraversando la squadra viola non ammette rischi, e schierare un ragazzo che non gioca dalle amichevoli estive indubbiamente lo è.
Dov'è la fiducia?
Difficile dare torto a un allenatore che, sapendo di giocarsi tanto, non se la sente di rinunciare a una delle poche certezze della sua squadra. Ma allora si torna al quesito che il qui presente redattore (e non solo) s'era posto qualche mese fa: che senso ha aver tenuto Martinelli, se poi non gli si dà fiducia? Una volta perché il momento è delicato, un'altra perché l'avversario è impegnativo, un'altra ancora perché magari la partita è decisiva per il passaggio del turno. Siamo soltanto ad ottobre, ma possiamo dircelo chiaramente: il piano Martinelli, sempre che ne esistesse uno, è già fallito.