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Dario Marcolin, vice-allenatore di Sinisa Mihajlovic ai tempi della Fiorentina, ha parlato così sulle frequenze di Radio Bruno: Esperienza Viola? Con Miha siamo arrivati a Firenze alla fine di un ciclo, abbiamo traghettato una squadra molto forte, ma alla fine del proprio percorso in maglia viola. Sinisa ha sempre diviso, non solo a Firenze. Un pregio anche nel rapporto coi calciatori che ha sempre preso di petto, è diretto anche con loro. Come compagno di squadra, ma anche al di fuori è un guascone, fa le battute etc. Quando si lavora è un tutto un altro discorso.

Il momento della Fiorentina? Un momento più di paura che di gioco, la squadra è passata in vantaggio due volte ma sul 2-2 si è messa a difendere. Il polso della situazione me lo da Pezzella che non è tranquillo. Decisiva sarà la partita di Benevento, dopo aver dilapidato un vantaggio di dieci punti. L’unico che ha dato qualcosa in più a questa squadra è Ribery, che a 37 anni è un giocatore che nelle partite più importanti si fa dare la palla. Può ancora determinare, in una posizione di classifica difficile non si può giudicare il rendimento di un calciatore".

Dal Parma al Benevento: "Il goal del 3-3 è stato una manna dal cielo, ha rimesso in piedi una partita che sembrava persa. Adesso ai Viola occorrono più partite di personalità che di gioco, col coltello fra i denti. Fare delle partite sporche per portare a casa dei punti. Il Benevento è in un momento peggiore della Fiorentina, è un’occasione. I sanniti hanno paura, come la Fiorentina vista in campo col Parma".

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