Nel corso dell’intervento a Lady Radio, Giancarlo Antognoni si è soffermato anche su altri temi. A cominciare dalla rottura con la Fiorentina di Commisso: “Avevamo due punti di vista diversi, per questo ci siamo lasciati. Non ho ritenuto giusto quello che mi era stato proposto dalla società e ho deciso di non accettare. Succede anche nelle migliori famiglie e tra marito e moglie. Se è possibile una riconciliazione? Non posso dire niente, vedremo quel che succederà. Mi è dispiaciuto andarmene, sono sempre legato a Firenze e ai tifosi”.

Antognoni si sofferma poi su Cabral: “Giocare in Italia è sempre difficile per tutti, la Serie A rimane il campionato più difficile secondo me. Le marcature sono asfissianti, soprattutto per gli attaccanti che si ritrovano ad essere coperti da due difensori. Il rimpianto più grande da dirigente? Sicuramente il mancato acquisto di Thuram. Ero andato a dare la mano al presidente del Monaco ma purtroppo quel gesto non valse. Sbagliammo a non fargli firmare subito il contratto e l’anno dopo andò al Parma“.


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