Bucciantini: "Questo è il momento più mortificante ma Vanoli sta facendo le cose giuste. Darei più partite a Fazzini, ecco perché"
Il giornalista Marco Bucciantini è intervenuto a Radio Bruno Toscana: “Questo ultimo posto, anche se la Fiorentina ha avuto tanti momenti difficili nella sua storia, è il più mortificante. C'è troppo divario tra le aspettative e il risultato reale, guardando anche al valore della rosa. Recentemente, poi, ci eravamo abituati all'Europa. Ora è più difficile da comprendere e difficile da risolvere”.
“Juventus in costruzione, la Fiorentina invece ha un'urgenza”
Sulla Juventus: “Non è la solita storia, è la stessa degli ultimi anni che lotta per il quarto posto. Però è pur sempre una squadra tosta, dove Spalletti ha mostrato quantomeno un'idea di cosa vuole essere. Mi sembra chiaro dove vuole arrivare e come vuole interpretare la partita. Si sta costruendo. E per la Fiorentina, invece, c'è un'urgenza. Proprio a contare i punti, dovrebbe vincerne una su tre, dunque nove, per arrivare a 27 punti e salvarsi. Se poi cominci a pensare che sette-otto partite non puoi vincerle… te ne resta una su due. Ma infatti non puoi togliere partite da questa lista”.
“Nicolussi indispensabile, ma manca pulizia. Fazzini? Gli darei più minutaggio”
Sul centrocampo: “L'impressione è che quei sei a disposizione possano essere sorteggiati. Chiaramente Nicolussi parte sempre un po' in vantaggio sugli latri, perché è l'unico davanti alla difesa. Però non hai bisogno del suo fisico, hai bisogno della sua costruzione ed è proprio nella pulizia che sta mancando. L'ho detto tante volte, vorrei provare a dare più partite a Fazzini perché trovo che sia il miglior giocatore per legare centrocampo e attacco. A Empoli ha spesso trovato la giocata decisiva, sa come pungere”.
“Nessuno è autolesionista, le difficoltà sono mentali. Vanoli fa le cose giuste”
Su Vanoli: “Secondo me ha tentato fin da subito di valutare chi può trasmettere un'emozione positiva a questa squadra. Ad alcuni giocatori ha chiesto addirittura di ritrovare un atteggiamento. Però nessuno è autolesionista o lo fa volontariamente, quindi significa che molti ragazzi sono in difficoltà sotto il punto di vista mentale. A oggi la scelta giusta è questa, va in campo chi garantisce sensazioni positive e che fa quello che deve fare, chi non si impaurisce se sbaglia una cosa quattro volte ma ci riprova alla quinta”.



