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Fabio Paratici
Fabio Paratici

Il colpo della Fiorentina è Paratici, inutile girarci intorno. Con ritardo clamoroso (e delittuoso, se sarà Serie B), Commisso (o chi per lui) sta portando a Firenze uno dei migliori dirigenti calcistici sulla piazza. La storia parla per lui, nonostante qualche macchia recente che sicuramente ha pesato molto. 

Ma, se si parla di calcio, Paratici è forse il miglior dirigente che la Fiorentina poteva prendere per ridisegnare l'intero assetto societario e sportivo. E questa notizia, un po' per caso e un po' per fortuna ha anche portato i viola ad avere una energia diversa e a battere l'Udinese. Paratici arriverà, ma non potrà esserci in queste giornate decisive per la stagione viola e per la salvezza.

Le sfide da non fallire

Senza troppi giri di parole, Parma e Cremonese saranno le vere sfide da non fallire. Poi, davvero, tutto potrebbe assumere contorni diversi e l'impresa potrebbe diventare non più impossibile come sembrava fino ad una settimana fa. L'arrivo di Paratici, che aveva rinnovato da poco con il Tottenham (seppur con compiti molto inferiori rispetto a quelli che avrà a Firenze, questo è doveroso dirlo) e che la scorsa estate era stato ad un passo dal Milan, può portare con sé retropensieri e novità per il futuro, in qualsiasi senso. 

Qualcosa si muove anche se in ritardo

Ma adesso, a chi ama la Fiorentina, non importa questo. Importa il presente, importa vedere che qualcosa si muove, che c'è finalmente aria nuova. E che Commisso, in ritardo stracolpevole, ha scelto il meglio. Come pensava di aver fatto anche con Pioli. In fondo, se oggi leggiamo gli errori fatti, il più evidente è stato sicuramente quello di intestardirsi sui dirigenti, sulle figure che comandavano, senza mai cambiare, senza mai dar retta alla piazza e ai risultati. 

Paratici, punti e piazza pulita

Oggi ci auguriamo che Paratici porti i suoi uomini, spazzi via chi in questi anni fiorentini ha letteralmente fallito (in campo e fuori) e ridisegni completamente una società ridotta ai minimi termini. Siamo sicuri che facendo le cose semplici, tornando a fare calcio, tante cose potrebbero cambiare. Poi si arriverà, magari, anche alla cessione della Fiorentina. Prima, però, c'è da salvare una stagione e una gran fetta di storia. Tutto è ancora possibile, con Parma e Cremonese serviranno punti. Obbligatorio: non perdere sabato, serve la partita della vita.


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