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Il giornalista Massimo Basile ha commentato attraverso il proprio profilo Facebook l'arrivo a Firenze di Luka Jovic e delle modalità d'acquisto dell'attaccante serbo da parte della Fiorentina. Queste le sue parole: "Ascoltavo Onda Cero di Madrid e sentivo i commentatori del Real applaudire la Casa Blanca per l’operazione Jovic, considerato una sorta di prestito. A Firenze siamo convinti di averla fatta sotto il naso al Madrid. Io vado oltre e dico non mi interessa. Mi vanno bene i prestiti a due-tre anni. Datemeli tutti in prestito, tanto lo sono tutti, anche quelli di proprietà. Ma li vorrei in un sistema diverso. Tipo NBA".

E ancora: "Azzerare il valore del cartellino e scambiare solo contratti, con tetto salariale e rose limitate. E commissioni fisse. Chi è più capace vince. Quando una big ti porta via il giocatore migliore, anche se non lo farà giocare, afferma il diritto feudale al successo e dice che tu devi accontentarti dei soldi per, al massimo, aspirare a una coppa. Azzerare i cartellini? Utopia? Alla NBA in Usa, terra del liberismo, non l’Uzbekistan, funziona, ogni anno vince qualcuno diverso e le arene sono strapiene perché tutti possono sognare in grande. Noi della Fiorentina, insieme a cento-duecento club europei del nostro livello, dovremmo unirci per cambiare le cose e abbattere i costi, alzando la competizione. Se i grandi club sono contrari ci sarà un motivo: un conto è vedersela con dieci, un conto con cento. Non per niente ne progetto Super Lega vietavano di soffiarsi i giocatori tra loro. Prenderli agli altri, invece, è bello. Io non sopporto più le plusvalenze, perché sono le nostre minusvalenze di sognatori".


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