Bucchioni: “Non conosciamo i reali problemi dentro al Viola Park, Goretti mi ha fatto tenerezza. L'aumento a Kean ha generato invidie"

Il giornalista e direttore di Italia7 Enzo Bucchioni ha parlato a Radio Bruno, sviscerando moltissimi argomenti dell'attualità della Fiorentina, tra campo e singoli, ma non solo.
“La prova di Sassuolo è stata peggio di quella col Lecce. Non conosciamo fino in fondo quali sono i reali enormi problemi all’interno del Viola Park, dello spogliatoio. Ci raccontano che sono tutti uniti, che sono pronti per ripartire, ed ogni volta si scoprono situazioni ancora più gravi. Stanno arrivando al pettine i nodi di situazioni non risolte e di incomprensioni. Palladino per rimanere aveva chiesto tre teste, poi due quando era stata ricontattato… Pradè era andato via. Non c’è mai stata una presa di posizione della società contro alcun calciatore e le loro uscite sui social, ad esempio, cosa che significa gestire una squadra”.
“Ranieri, il capitano, non saluta l’allenatore quando esce dal campo. La società Fiorentina è finita quando è morto Joe Barone, da lì non è più esistita. Un personaggio carismatico che teneva in piedi tutto. Ora è la norma che il presidente non ci sia, la società è gestita male ed in maniera parziale. I calciatori hanno responsabilità, ma hanno bisogno di una guida, di un allenatore credibile. Pioli ha fatto 100.000 errori, ma se non ce l’ha fatta uno con la sua esperienza… significa che la situazione è grave”.
‘Goretti mi ha fatto tenerezza, è l’ultima ruota del carro'
“Vanoli? Un allenatore che arriva deve portare coraggio e cercare di superare gli ostacoli. Si è assunto un compito molto complesso, deve mettere in campo le proprie idee, fare qualcosa. In cinque partite si è rivista la squadra di Pioli, stesso modulo e atteggiamento, non è cambiato nulla. Quando ci sono questi casini serve qualcuno che apra la porta dello spogliatoio e possa far scaturire il silenzio, che possa avere autorità. Goretti ai microfoni sabato scorso mi ha fatto tenerezza, non è certo colpa sua, è l’ultima ruota del carro e si è ritrovato in una situazione complicata".
‘L’aumento a Kean? Non a tutti sta bene quanto successo'
"Kean è rimasto e siamo stati tutti contenti, ma gli hanno fatto un nuovo contratto a 5 milioni e vedrete che non a tutti sta bene quanto successo perché ora lui prende di più e si sa che ci sono le invidie. In più, lo sappiamo che lui vuole segnare per se e per andare ai Mondiali, non è molto interessato alle cose della Fiorentina e gli hanno concesso molto perché Pradé ci ha parlato spesso di qualche allenamento non al top e di qualche ritardo la mattina”.
“Chiaro che non a tutti i giocatori sta bene che lui faccia come vuole e ora si stanno rivoltando perché esiste una fazione contro Kean dentro la squadra, infatti lui non segna più e nessuno gli passa il pallone proprio perché rimane antipatico. Chiaramente con una società presente, queste cose le sistemeresti prima senza far vedere a tutti in campo che ci sono dei malumori. Quando segni il rigore, il danno è già stato fatto e pure Vanoli si doveva imporre perché è Kean quello che ti fa svoltare e non Mandragora. Kean lascerà la Fiorentina a fine anno ed è cosa certa, però pure con lui si è sbagliato tutto perché aveva bisogno di uno come Palladino che lo ha fatto sentire il numero uno senza concorrenza né antipatie verso di lui come era successo a Torino, infatti pure sabato ha giocato per sè tirando anche da metà campo.”



