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Protagonista anche in questa stagione, Riccardo Saponara a Radio Bruno ha commentato anche il rapporto con Italiano: "Ho iniziato a giocare da esterno a Lecce con Liverani, lui si accorse che era meglio mantenere il 4-3-3 e mi spostò subito a sinistra. Poi con Italiano è venuto tutto naturale, ho la possibilità di vedere la porta in maniera diversa, non ho le caratteristiche dell'esterno classico però nel tempo sono riuscito a sviluppare capacità nel ricoprire questo ruolo. Sono grato al mister che mi ha dato la possibilità di riciclarmi, il ruolo da trequartista non viene più così tanto utilizzato.

Prospettive nelle coppe? Non ci pensavo fino a poco tempo, le competizioni all'inizio si giocano guardando agli impegni ravvicinati. Ora iniziamo a pensarci, abbiamo dentro la consapevolezza di potercela giocare con delle possibilità per cui è giusto crederci per come stiamo in questo momento. Esultanza del Lech al sorteggio? Non sapevo, a questo punto ogni squadra è di alto livello altrimenti non avrebbe senso giocare certe partite. Ci aspettiamo una partita durissima, vedremo se avranno fatto bene a esultare.

Gol belli? I gol belli valgono qualcosa in più, se vado a vedere quelli in carriera sono più quelli di pregevole fattura. Come importanza contano allo stesso modo, però i gol belli li riguardo più volte e mi lasciano sensazioni piacevoli più a lungo.

Protezione del presidente? Da questo punto di vista è sempre stato encomiabile, anche quando le nostre prestazioni mancavano di qualcosa. Abbiamo sempre accettato fischi e critiche nel modo giusto, dopo la stagione scorsa ripartire quasi da capo ci ha fatto molto male però ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo continuato a credere nelle nostre idee.

Eredità di Astori? Non so se sono arrivato a quello che Davide era per noi, era un punto di riferimento totale per noi, per lo staff e i tifosi. Io sono più introverso, per cui tendo ad accentrarmi meno nelle situazioni, preferisco incidere nell'ombra. E' un esempio a cui punto tantissimo perché mi sono reso conto conoscendolo che avere una figura del genere di fianco può dare tanto. Cerco di essere un consigliere, un amico per i più giovani. Con Riccardo (Sottil ndr) ci siamo ritrovati anche in camera insieme per cui è tra i ragazzi con cui mi sono impegnato di più, ora lo vedo molto cresciuto.

Ci sono ragazzi che arrivano da campionati e paesi diversi, per cui provo a rompere la barriera culturale per farli sentire a loro agio da subito. Siamo un bello zoccolo a livello di italiani, ho provato ad aiutare un po' di più i ragazzi stranieri. Cabral e Jovic? Luka è un giocatore di qualità indiscutibili, che ha trovato qualche difficoltà a livello fisico. E' uno degli attaccanti più forti con cui ho giocato. Arthur penso che abbia ancora tanto da dimostrare, deve ancora convincersi dei mezzi che ha a disposizione. Abbiamo visto dei gol che non sono normali e se li segna vuol dire che li ha nelle corde, nell'ultimo periodo è cresciuto tanto però rispetto all'anno scorso abbiamo un giocatore diverso.

Chi è Saponara? A volte mi dico che questa maturità, questo modo di vedere le cose e di reagire l'avrei voluta 10 anni fa. Ovviamente l'esperienza arriva vivendo le situazioni, oggi sono al pieno della maturità, so chi sono e cosa posso dare sia giocando che non giocando. Mi sento a casa a Firenze sia dentro che fuori dal campo, mi auguro di poter proseguire qui il mio percorso, ne parleremo a fine campionato e non mi crea alcun pensiero. Sono felice di giocare con la maglia viola e me la godrò finché sarà".

 


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