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Eric Martel
Eric Martel

In vista di un mercato di gennaio che si preannuncia di cambiamenti FiorentinaNews.Com ha intervistato in esclusiva l'intermediario Michele Fratini che ha analizzato le carenze viola e le possibili mosse future. 

Cosa non sta funzionando in questa squadra? Le premesse ad inizio campionato erano ben altre

Il problema della Fiorentina è a centrocampo: Fagioli è improvvisato come regista, Mandragora è un metodista e anche Caviglia non lo è. Sono tutti adattati come play maker. La Fiorentina dovrebbe iniziare a cercare quel faro di centrocampo, quel regista che veramente riesce a dettare i tempi soprattutto quando la squadra è in vantaggio. In mezzo c'è quantità, ma manca la qualità. Fagioli potrebbe sopperire a questa carenza della squadra, però mentalmente ancora non è a posto. Sbaglia lo scolastico, non si inserisce quasi mai, non fa gol o assist. Per ricordare il vero Fagioli devo ripensare addirittura ai tempi della Cremonese. Vuol dire che non sta bene di condizione psicofisica. Richardson è un altro che hai pagato, ma ora sta alla porta. Sohm è un po' macchinoso, ricorda Felipe Melo, tocca tante volte la palla perché non è rapido di pensiero. La Fiorentina in mezzo al campo si deve guardare intorno. Non importa spendere cifre esose, basta che si alleggerisca da quei giocatori che non giocano per poi fare un mercato di cambiamento”. 

Si parla di Diogo Leite e di Eric Martel…

Non penso che la Fiorentina andrà su questi profili. Sono giocatori che sono stati già visionati nell’epoca di Pradè, ma adesso la squadra viola non può scommettere, deve prendere giocatori che hanno un rendimento sicuro e non parlo nemmeno degli algoritmi, che sono ultimi in classifica in Serie B con la Sampdoria. Ci vuole la conoscenza sul campo dei calciatori, e Goretti questo ce l’ha. Poi prima di andare a mettere le mani sul portafoglio e prendere altri giocatori e valorizzerei i miei, magari facendo rientrare giocatori del vivaio. Harder, che è in prestito al Padova, è un ottimo profilo per esempio. Non so gli accordi della Fiorentina, però lo riprenderei perché si vede che è pronto. Anche Rubino quando gioca con la Carrarese fa sempre bene, potrebbe fare comodo. Il cambiamento vero la viola deve farlo a centrocampo. Servono due elementi; uno che faccia legna e un altro che riesca a rifinire il gioco, un regista come Pjanic”. 

Eppure sembra che il rendimento di tutta la squadra sia in caduta libera. Oltre a centrocampo cosa manca alla Fiorentina?

Manca il leader che va in conferenza stampa per smuovere i ragazzi, eppure ce ne sarebbero tanti: De Gea perché ha giocato tanti anni a grandissimi livelli, Kean che è stato capocannoniere della Fiorentina l'anno scorso o anche Gosens. Ranieri per volontà si è superato perché bisogna essere onesti e sinceri questo ragazzo ha avuto diversi infortuni e si è trasformato da laterale a difensore centrale. Da un anno e mezzo si è ritrovato a fare il leader con la fascia al braccio. Personalità ne ha, però quando hai figure più grandi di te come De Gea o Gosens diventa un problema perché non puoi alzare la voce, c’è il rischio di perdere la credibilità”.


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