Casini: “Per completare il Franchi serve chiarire e risolvere i problemi del cantiere. Firenze ha bisogno di risultati, non di scontri politici”

In occasione del consiglio comunale di Firenze, il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi avrebbe dovuto proporre una delibera per la creazione di una Commissione d’indagine sullo stadio Franchi.
La delibera tuttavia è stata ritirata da Draghi, dopo che il consigliere ha ricevuto rassicurazioni dalla maggioranza su ulteriori approfondimenti da fare nelle commissioni consiliari, in particolare la commissione sport. Ne sono scaturiti commenti delle diverse fazioni, come quelli di Francesco Casini e Francesco Grazzini, consiglieri comunali di Italia Viva – Casa Riformista.
‘Commissione d’indagine? Sarebbe stata perdita di tempo’
“L’esito del voto di oggi sulla richiesta di istituire una Commissione d’indagine sui lavori dello stadio Franchi era purtroppo scritto. Lo avevamo detto chiaramente settimane fa: sarebbe stata una inutile perdita di tempo, destinata a trasformarsi nell’ennesimo pasticcio politico della destra. Dispiace doverlo ribadire ma ancora una volta il centrodestra dimostra di preferire la propaganda al lavoro concreto. Invece di utilizzare seriamente gli strumenti che già esistono per accelerare, chiarire e risolvere i problemi del cantiere, si è scelto di alzare polveroni e inseguire titoli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: tempo perso e zero soluzioni”.
‘Serve portare a termine l’opera nel minor tempo possibile’
“Noi avevamo indicato fin dall’inizio una strada diversa: trasparenza vera, pragmatismo e collaborazione. Il presidente della Commissione sport, Burgassi, ha avviato un percorso serio di approfondimento con audizioni, confronto con i tecnici e sopralluoghi al cantiere. Quel percorso va rafforzato e accelerato, non sostituito da commissioni di indagine che non avrebbero aggiunto nulla di nuovo. Le responsabilità del passato e la complessità del progetto sono note. Oggi non serve ululare alla Luna, ma lavorare per uscire dalle difficoltà e portare a termine l’opera nel più breve tempo possibile. Firenze ha bisogno di risultati, non di scontri politici costruiti a tavolino”.



