Baratti a FN: “Palladino era il tecnico con cui proseguire, ora diamo a Vanoli la possibilità di dimostrare di essere da Fiorentina. Basta cambi in panchina”
Marco Baratti, storico tifoso della Fiorentina e presidente del Gruppo Viola Firenze nel Nord, è stato ospite di ‘Hangover Viola’, trasmissione di Fiorentinanews.com, per spaziare tra tanti temi dell’attualità a tinte viola.
‘La Fiorentina non è quella che stiamo vedendo’
“Anche questa stagione abbiamo fatto tutte le trasferte in Europa, facciamo parte dell’ATF da tantissimo tempo. Da ormai 35 anni sono un onnipresente allo stadio. A Vienna eravamo 50, a Mainz 42, dei bei numeri, sempre presenti, nonostante si sia in trasferta anche quando siamo in casa, dato che ci facciamo 700 chilometri. La situazione attuale della Fiorentina la stiamo vivendo male, perché dopo una campagna acquisti con cifre del genere si pensava di avere una squadra in lotta per il salto di qualità. Pioli aveva vinto lo scudetto col Milan, era una garanzia… siamo un po’ tutti sorpresi, sta succedendo qualcosa di incredibile. La Fiorentina non può essere quella che stiamo vedendo, tanti giocatori li abbiamo visti lo scorso anno a tutt’altri livelli”.
‘Palladino era il tecnico con cui proseguire’
“Sono sempre stato un inguaribile ottimista e sono convinto che ne usciremo, anche se la stagione poteva essere quella del salto di qualità, davvero, che sarebbe potuto avvenire tranquillamente mantenendo Palladino come allenatore. La Fiorentina avrebbe dovuto non cambiare, se non fosse scoppiato quel dissidio tra Pradè e l’allenatore viola. Con Palladino e 90 milioni per migliorare la squadra, lui che già era abituato a battere le grandi, sarebbe stato il tecnico con cui proseguire il progetto, che deve andare oltre un anno. Palladino aveva ottenuto la qualificazione europea, al di là del gioco che poteva non piacere… c’era da imparare a battere le piccole. Oggi abbiamo solo 5 punti, quando si lascia la via si sa ciò che si lascia ma non cosa si trova”.
“Sarebbe strano dare il benservito a Vanoli se riuscisse a tirare fuori la Fiorentina dalla melma, come tutti speriamo. Dipenderà molto dal tipo di gioco che farà vedere e dalla capacità di recuperare i giocatori, la testa nel calcio conta tantissimo e il nuovo allenatore viola dovrà riuscire a farlo. Di continuare a cambiare allenatori, sinceramente, mi sarei anche stufato. Non bolliamo gli allenatori, diamo a Vanoli la possibilità di dimostrarci che è un allenatore da Fiorentina: per uscire da questa situazione occorre una media punti importante”.
‘Prima o poi capiterà anche a noi di vincere, no?’
“La Conference League potrà servire per dare spazio ad un numero maggiore di giocatori e per alcuni per mettersi in mostra. Giocare in coppa dà la possibilità di provare chi sta rendendo meno, alcune seconde linee stanno rendendo meglio in Europa. A Mainz la Fiorentina è crollata paradossalmente quando sono entrati i titolari. Andare in giro per l’Europa è bello, memorabile la trasferta in casa dell’Akademia Puskas lo scorso anno. La Conference League consente di ottenere punti nel ranking che sono importanti quando arrivi in competizioni più prestigiose. Prima o poi capiterà anche a noi di vincere una finale, no? Certo non è la stagione migliore in cui pensarci, però…”.



