Italiano esulta sotto la Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Italiano esulta sotto la Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Il giornalista e scrittore Carlo Pizzigoni, collaboratore di Sky, La Gazzetta dello Sport, Guerin Sportivo e non solo, durante una diretta YouTube sul canale de La Fiera del Calcio si è soffermato sulla conquista della finale di Conference League da parte della Fiorentina e in particolar modo sul tecnico viola Vincenzo Italiano.

‘Felice per Italiano, per alcuni media sembrava stesse portando la Fiorentina in Serie C, ma…’

‘A sentire tanti tifosi della Fiorentina che ora fanno i cori per Italiano mi si apre il cuore e sono felice di questo, perchè da Firenze ho sentito le cose peggiori sull’allenatore viola, sembrava li stesse portando in Serie C. Italiano è l’uomo che dopo salvezze e stagioni non gloriose si è guadagnato la chiamata viola, è arrivato e ha portato la Fiorentina in finale di Coppa Italia e nelle finali europee: il lavoro alla fine paga. Sono molto contento per lui, so quanto ci teneva, l’ho sentito ed è super gioioso di quanto fatto e costruito con la Fiorentina. Arrivo a comprendere certe intemperanze del tifoso, dettate spesso dai risultati del campo, ma non comprendo quanto detto dai media. Il ‘non è capace di difendere, non sa fare la fase difensiva’, sono inaccettabili. Ed è triste che alla prima sconfitta si torneranno a dire queste cose’.

’Se Italiano perde una partita si dice che non cura la fase difensiva, occorre motivare la propria opinione’

‘Si è parlato spesso dei continui cambi di formazione di Italiano, ma gli addetti ai lavori devono cercare di raccontare al meglio questo aspetto, che è un’esigenza dei tecnici. Il problema è che se perde Italiano, come accaduto a Praga col West Ham, ci si dimentica di tutto e si comincia a dire che ‘non cura la fase difensiva’, frase che vuol dire tutto e niente, e questa diventa in automatico la ‘frase del tifoso’. Non concepisco poi l’idea che serva avere sempre il consenso: se dopo la sconfitta della Fiorentina col West Ham io dico che Italiano è un grande allenatore, mi prendo le pernacchie da tutti, ma non mi interessa. Analizzo, motivo e spiego il perchè, cioè che prendendo una squadra che lottava per non retrocedere e nel giro di poco tempo portandola a certi livelli ha fatto un lavoro straordinario in un ambiente non facile. Qualcuno potrà obiettare, ma almeno ci sarebbe uno scambio di opinioni. Coi soli dati ormai si può dimostrare qualsiasi cosa: occorre motivare e analizzare certe prese di posizione, che vadano oltre la semplice incazzatura del tifoso’.


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