"Qualcosa di folle, sciagurato e borbonico nei vincoli messi dalla soprintendenza sullo stadio. Davvero si sarebbe potuto fare meglio?"

E' passata una settimana dalla proclamazione del progetto vincitore del concorso per il rifacimento dello stadio Franchi e di parte del quartiere di Campo di Marte e ancora si susseguono commenti.
Il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi, scrive sul proprio giornale: "Davvero si sarebbe potuto fare meglio? In quasi tutte le critiche è infatti passato inosservato come ognuno degli 8 progettisti abbia dovuto fare i conti con qualcosa di architettonicamente sciagurato. Ovvero il dover costruire il nuovo senza poter toccare minimamente il vecchio".
E ancora: "Sarebbe un po’ come se io, entrando in un negozio per comprare una giacca, trovassi un commesso che mi obbligasse a tenere indosso la giacca vecchia sotto la nuova: potrei mai risultare decente? Continuo a pensare ci sia qualcosa di folle e di borbonico nei vincoli messi dalla soprintendenza sullo stadio. Qualcosa che non protegge il passato ma impedisce il futuro".