Morata: "Il Como adesso è una squadra organizzata e di talento. Anche da giocatore Fabregas vedeva cose che gli altri non vedevano. Nico Paz.."

Quest’oggi, alla vigilia della trasferta di Firenze, l’attaccante del Como Alvaro Morata ha rilasciato una lunga intervista a SkySport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
“Dopo il primo mese qui a Como posso dire che ho avuto una bellissima impressione del club e dell’intero ambiente. Qui ho trovato qua ragazzi e professionisti fuori dal campo che lavorano al top. Avevo aspettative molto alte come società, ma si sono superate di tanto perché è veramente top l’organizzazione e la squadra ha tanto talento. Ho aspettato tanto per trasferirmi qua, le prime 2 partite e quella di Coppa non ero al meglio, ma ora mi sento bene”.
“Ho ritrovato Cesc: già da giocatore vedeva cose che gli altri non vedono”
Ha anche aggiunto: “Ho ritrovato Cesc con cui ho condiviso tanti momenti dentro e fuori dal campo: ho tanta ammirazione verso di lui. Le aspettative erano altissime, ma si sono fatte più grandi per il suo modo di gestire tutte le situazioni e comandare un gruppo. Era un giocatore che vedeva cose che gli altri non vedono. C’è solo da imparare”.
“Nico Paz deve portare il Como in Europa poi può fare quel che vuole”
Lo spagnolo ha voluto anche dare un consiglio al connazionale Nico Paz: “Prima deve portare il Como in Europa e poi può fare quello che vuole. Ho parlato tante volte di lui, anche troppo. Deve correre e lottare al massimo, ma è un privilegiato perché è diverso dal resto”.
“L'Italia è stata molto importante per me”
Ha poi concluso parlando del ruolo importante che ha avuto il calcio italiano nella sua carriera: “In Italia sono diventato giocatore grazie alla Juve, ho fatto le mie esperienze lì. Non giocavo nel mio ruolo, ma ho sempre fatto del mio meglio per crescere. Al Milan ho giocato in una delle società più grandi che esistono: una squadra pazzesca, anche se poi non è andata come volevo”.