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Buona la prima per la Fiorentina, che dopo tre anni di preliminari ai limiti del thriller si concede finalmente una serata d'andata senza patemi, battendo 3-0 il Polissya Zhytomyr in Slovacchia. L'ultima rete è stata firmata da uno dei migliori in campo, Albert Gudmundsson, che pone le migliori basi per la sua seconda stagione in viola, a cui sono legate tante aspettative.

“Bisogna pretendere tanto perché ha tanto da dare. Sono contento di Albert”

Di lui ha parlato proprio il tecnico Stefano Pioli a fine partita, che ha speso termini molto chiari: “Gud è centrale per la Fiorentina. Dobbiamo ancora conoscerci bene, ma sono sicuro che riusciremo a esaltare le sue qualità. Preferisce ricucire il gioco ma ha tutte le caratteristiche anche per attaccare la profondità. Con lui insisto, bisogna pretendere tanto da Albert perché ha tanto da dare. Sono contento di lui e per lui, deve continuare così con continuità”.

Finalmente una lettura allineata al talento di Gudmundsson

L'allenatore viola, probabilmente, non avrebbe potuto usare parole migliori per Gudmundsson; queste dimostrano che il suo talento raro e cristallino è stato identificato, riconosciuto, posto in una centralità che gli spetta con il desiderio di metterlo nelle condizioni di esaltarsi al meglio. La scorsa stagione ha deluso le aspettative dell'islandese e della Fiorentina, per una serie di motivi, alcuni dei quali hanno poco a che vedere con il campo. Certo è che, con Palladino, non è mai nato un rapporto di amore reciproco, infatti il numero 10 viola non ha trovato chissà quanta libertà di espressione, caratteristica indispensabile per uno come lui.

Un'intesa che non ha avuto bisogno di spiegazioni. E allora sì, ci possiamo divertire

Pioli ha capito Gudmundsson senza necessità di spiegazioni. Perché, in un certo senso, il campo ha parlato per lui. Poi, certamente serviranno molte settimane per collaudare la squadra e rifinire le idee, con ogni probabilità arriveranno anche dei momenti di difficoltà dove sarà necessario qualche interrogativo. Ma la netta sensazione di queste prime settimane è il plebiscito nel riconoscere la legittima centralità di Gud all'interno del progetto tecnico della Fiorentina. Giocatori così esplosivi e talentuosi necessitano fisiologicamente di una particolare attenzione nella loro gestione, soprattutto sul piano dei rapporti. E queste nuove basi con Pioli, se concretamente poste, possono far nascere qualcosa di molto importante.


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