Vlahovic e una convergenza di giudizi: la Fiorentina correrebbe malvolentieri il rischio di vederlo esplodere altrove

Lasciando da parte Sottil, che sembra destinato altrove dopo un’annata parecchio in periferia (sedici spezzoni di partita per poco più di 500 minuti) il vero nodo da risolvere è quello fra Cutrone e Vlahovic. Uno dei due sarebbe di troppo nel caso, scontato, di un arrivo «pesante» nel reparto al posto di Chiesa. Chi scegliere allora? Come evidenzia La Nazione, Vlahovic è un giocatore di proprietà e ha il contratto in scadenza nel 2023. E sono diverse anche la caratteristiche di gioco, essendo Cutrone un centravanti abile nel ricavarsi opportunità in area, che dovrebbe essere messo in condizione di sfruttare: un’opportunità che gli ha concesso davvero poco il 3-5-2 di Iachini. Su Vlahovic c’è una tale convergenza di giudizi positivi – i numeri e le potenzialità si vedono eccome – che la Fiorentina correrebbe malvolentieri il rischio di veder esplodere altrove un talento che nella seconda fase della stagione è rimasto impigliato in problemi di ogni tipo.