Ascari a FN: "Paratici ha di fronte a sé un lavoro di estrema fatica. Traghettatore verso una nuova società? Dietrologie che hanno poco senso"
FiorentinaNews.Com ha intervistato in esclusiva il procuratore e intermediario di mercato Eugenio Ascari per commentare l'arrivo del nuvo dirigente viola Fabio Paratici.
La Fiorentina sembra prossima ad inserire nel proprio organigramma societario una figura di peso come Fabio Paratici, cona ne pensa dell’ex Ds della Juventus?
“Si tratta di un dirigente di altissimo profilo e il passato lo testimonia. Ha fatto una lunga gavetta in collaborazione con Beppe Marotta; prima la Sampdoria, poi la Juventus, con il grande acquisto di Cristiano Ronaldo. Fu un'operazione impostata e diretta in prima persona da Paratici con l'appoggio del Presidente Agnelli. Anche al Tottenham ha portato campioni importanti: da Bentancur a Kulusevski, da a Romero, a Dragusin. È un dirigente di altissimo spessore e la fiducia che riscuote da parte della proprietà viola è testimoniata dalla durata del contratto che gli verrà fatto sottoscrivere; cinque anni fino a giugno 2030. Qualcuno ipotizza, ho avuto modo di leggere, che dietro questa durata così lunga possa quasi delinearsi la possibilità di una cessione di Commisso, con Paratici che andrebbe ad assumere il ruolo di traghettatore tra la vecchia e la nuova proprietà. Io credo che siano tutti discorsi di dietrologia che al momento hanno poco senso. Credo che nell’immediato si debba dargli carta bianca per operare in maniera insindacabile sul mercato, consentendogli di rinforzare la squadra secondo le sue idee, al fine di far uscire la Fiorentina dall’attuale posizione di classifica. È chiaro che l'operato di Paratici non sarà semplice, dovrà far coincidere le esigenze di cassa con le esigenze tecniche della rosa. Sotto questo profilo si tratta di un lavoro veramente immane, di estrema fatica e di estrema attenzione”.
Si dice che con Paratici sia in arrivo a Firenze anche Lorenzo Giani, che tipo di dirigente è?
“Ne parlano tutti benissimo; il fatto che abbia lavorato alla Juventus e che sia diventato capo dell’area scouting vuol dire molto. È un uomo di fiducia di Paratici, è normale che il nuovo dirigente viola voglia circondarsi di persone della sua cerchia, che già conosce e che già hanno lavorato con lui”.
Quale sarà l’utilità di Goretti nel nuovo quadro dirigenziale viola? Avrà ancora un ruolo di rilievo nel mercato della Fiorentina?
“Mi sembra di aver capito che anche tra Goretti e Paratici ci sia un buon rapporto. È chiaro che Goretti era stato promosso non più tardi di un mese e mezzo. Dopo le dimissioni di Pradè avrebbe dovuto occuparsi in prima persona del mercato, divenendo un po’ il dominus dell’area sportiva viola. Rimarrà come collaboratore di Paratici, magari occupandosi di operazioni minori, delle cessioni dei giocatori del settore giovanile o anche del controllo dei giocatori che la Fiorentina ha in prestito. Tornerà utile alle strategia di mercato della Fiorentina”.
